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“A’ PRESIDE’, MA QUANTO ME DISPIACE”

di Mario Michele Pascale (filosofo)

Dunque. Giorgia Meloni va in Albania. Il premier albanese le racconta che un gruppo di scapestrati italiani scappa da un ristorante senza pagare il conto. Lei si copre il capo di cenere, si vergogna e ordina all’ambasciata italiana di Tirana di pagare il maltolto. Questi gli alti contenuti politici della missione italiana in Albania. Ora noi agli albanesi, senza offesa, gli abbiamo pagato la marina militare. Tutta. Abbiamo formato, a nostre spese, gli ufficiali di un esercito e di una forza di polizia disastrata. Abbiamo speso l’ira di dio in cooperazione. Diciamola tutta, un po’ li abbiamo tirati fuori noi dal disgraziato pantano in cui si trovavano. Perchè nella spartizione dei Balcani che è seguita alle guerre nella ex Jugoslavia, l’Albania non la voleva nessuno, tanto che era disastrata. Quindi i nostri facoltosi cugini tedeschi e francesi, che ovviamente si sono tenuti i pezzi pregiati, ce l’hanno regalata. Ed ora il governo albanese agita sotto il naso del premier italiano lo scontrino di un ristorante? Secondo me è grave. Ma ancora più grave è il fatto che la Meloni si cosparga il capo di cenere. Povera politica estera italiana, che china il capo di fronte a Biden, ma anche di fronte a Edi Rama, premier della potentissima e temutissima repubblica di Albania.