NUOVA ZTL DI ROMA: IL BLOCCO DELLA DELIBERA A PAROLE ED IL DATO OGGETTIVO CHE NON SONO STATI RIMOSSI I CARTELLI STRADALI
Verso le 19,30 di Mercoledì 10 maggio 2023 alcuni consiglieri d’opposizione, tra cui il capogruppo della Lega al Comune di Roma Fabrizio Santori, hanno dichiarato ai cittadini in protesta che “il provvedimento è stato bloccato, che si dovrà riscrivere la delibera sulle zone a traffico limitato”. Intanto sono stati montati i cartelli stradali che delimitano la nuova ZTL di Roma, e collimano con tutte le zone d’accesso alla città, delimitando un perimetro grande quanto il Gra (grande raccordo anulare). La Pekoranera ha effettuato un sondaggio sul campo, domandando a magistrati, avvocati ed agenti di polizia quanto valgano quei cartelli e se il cittadino possa continuare a circolare tranquillo, e fidandosi delle parole di Fabrizio Santori. Ridacchiando un avvocato ha affermato: “allora se una pattuglia ti ferma sotto il cartello e ti eleva contravvenzione andrai da Santori a farti sollevare dal pagare?”.
Perentorio un giudice di pace: “la sanzione per violazione della Ztl è edittale e vale da anni, ed a Roma le Zone a traffico limitato sono state deliberate più di vent’anni fa: quindi, se una pattuglia della polizia locale dovesse contravvenzionare un cittadino fermato in prossimità dei nuovi cartelli, farebbe il proprio dovere, ed all’automobilista non rimarrebbe che opporsi legalmente alla sanzione; io consiglio di pagare la multa e di non fidarsi delle parole dei consiglieri comunali, in alternativa evitare di circolare attendendo il giorno in cui il Comune di Roma ordinerà la rimozione dei cartelli”.
Uno storico maresciallo della municipale di Roma dimostra antica saggezza: “sono entrato nei Vigili urbani di Roma che c’erano ancora gli allievi del comandante Francesco Andreotti, fratello del politico Giulio, era ancora la Roma del ‘volemose bene’, delle giunte Nicola Signorello, Clelio Darida e Pietro Giubilo: mi hanno insegnato la tolleranza ed il dialogo. Detto questo siamo a Roma, il vigile può non accorgersi della categoria euro del veicolo, ma a telecamere e computer non sfugge nulla, poi questa è anche la città dei precisini alla Furio. Ergo, se l’automobilista dovesse essere fermato da una pattuglia sotto i nuovi cartelli Ztl, l’agente accertatore non bada alle parole dette da consiglieri ed associazioni di cittadini, quindi sanziona attenendosi al cartello di divieto. Al cittadino non rimane che tentare legalmente di opporsi. Finché il Comune non rimuove i cartelli la sanzione più essere elevata”.
Nel frattempo alcuni gruppi capitolini hanno chiesto un consiglio straordinario sul tema, visto che l’Assemblea non è stata coinvolta nella discussione di questi provvedimenti. Di fronte alla sollevazione popolare (che non ha certo valore legale) il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha aperto un tavolo tecnico di confronto che coinvolge i quindici presidenti di municipio. “Stiamo lavorando h24 e ho scritto anche al presidente della Regione Lazio Rocca per rivedere la delibera. Non voglio anticipare i risultati di questa revisione”, ha detto il sindaco ai microfoni di Omnibus.
In parole povere, fin tanto che i cartelli sono a presidiare le nuove ZTL nemmeno il Padre Eterno può garantire ai romani che non ci saranno sanzioni. Del resto l’Italia è il Paese delle infinite norme che dormono, non per questo si tratta di leggi, leggine e norme inattive: quando un pubblico funzionario le desta hanno il loro peso e valore.