IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI ALLA CORTE DI “AUTOSTRADE PER L’ITALIA”
di Egle Possetti (presidente “Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi)
Sembra paradossale ma avviene che il Consiglio Nazionale degli Ingegneri organizzi nei prossimi giorni il convegno “Ponti e Gallerie: tecniche di sorveglianza e ispezione di infrastrutture stradali”; che speriamo possa essere interessante, e fare chiarezza nella categoria, il tutto anche alla luce delle gravi carenze ultra-decennali emerse dalla nostra tragedia: rende allucinante l’iniziativa che venga organizzata in collaborazione con “AUTOSTRADE per l’ITALIA”.
Ci si gela il sangue in corpo! Certo stiamo parlando della società Autostrade attualmente con un nuovo azionariato: solo fra qualche anno sapremo se questa nuova realtà imprenditoriale sarà degna di gestire le nostre infrastrutture, soprattutto se ci sarà un reale cambio di passo nella sicurezza dei fruitori.
Per adesso questo infausto nome resta legato soprattutto ai 43 morti ed al rischio che, per anni ed anni, milioni di viaggiatori hanno corso: non crediamo sia un onore per il Consiglio Nazionale Ingegneri avere una collaborazione di questo tipo, certamente solo dal nostro modesto (ovviamente molto coinvolto) punto di vista.
Penso che in Italia esistano degne realtà imprenditoriali che possono collaborare a migliorare la diffusione della conoscenza su questa materia, che ha visto negli anni tanta incompetenza, presunzione e delinquenza (è in corso un processo per 58 imputati) senza le quali avremmo ancora 43 persone nelle nostre famiglie.
Con l’occasione ci piacerebbe rimarcare, con vero dispiacere, che il processo per il crollo del Morandi ha una cassa di risonanza mediatica molto ridotta: a livello nazionale non si sente quasi più parlare di quanto sta avvenendo in aula, l’informazione locale segue sempre con attenzione le varie fasi, ma per i media nazionali è sceso l’oblio.
Questo ci dispiace molto. E sta emergendo il quadro desolante, che ha messo in pericolo la vita di tanti cittadini per tanti anni: chiunque sia transitato su quel ponte ha rischiato seriamente la vita.
E’ la grande vergogna nazionale, che non si può nascondere neanche per cercare di far bella figura con gli investitori esteri e per non far perdere loro il capitale investito nell’operazione con Cassa Depositi e Prestiti.
Ci aspettiamo chiarezza ed informazione misurata e continua su quanto avviene in aula: è troppo importante per tutti i nostri morti e per coloro che sono vivi ed hanno bisogno di verità.
Sappiamo bene che le persone hanno anche bisogno di serenità e non sempre di sentire brutte notizie; lo capiamo, poi giornalmente siamo bombardati da brutte notizie d’efferati efferati con dovizia di particolari. Ma sapere che qui si sta cercando di far emergere la verità sulla tragedia del Morandi doverebbe avere il rango di una bella notizia. Perché si cerca di ripulire dal fango quanto di buono abbiamo in questo paese: vorremmo le persone che hanno piacere di informarsi potessero farlo senza difficoltà.
Auspichiamo che tutti gli organi di stampa nazionali, Presidenza Repubblica, Governo e Parlamento si rendano conto della gravità di quanto sta emergendo, del vaso di Pandora che si è scoperchiato, e che si prodighino seriamente perché vengano date queste informazioni vitali per la nostra democrazia.