IL RAZZISMO CONTRO L’ATLETA ESOTICA FORSE È UNA “PSYOP” CONTRO UN GOVERNO RAZZISTA, FASCISTA, COMPLOTTISTA
di Manlio Lo Presti (scrittore esperto di sistemi finanziari)
Premessa doverosa, l’immagine usata per l’articolo è tratta dal sito https://www.pensierocritico.eu/mistificazione-e-demistificazione.html (la vignetta è ormai virale nel rappresentare la la diffidenza verso le notizie).
Sostenendo che niente accade per caso, sorge il sospetto che il “caso” dell’atleta Paola Enogu possa essere un’altra tappa di una vasta “PSYOP” – Operazione Piscologica ibrida in corso contro un governo che deve ancora nascere (https://radionorba.it/paola-egonu-lascia-la-nazionale-di-volley-per-i-commenti-razzisti-solidarieta-alla-pallavolista-nel-pomeriggio-telefonata-di-malago/ ).
Lo fa pensare la sincronicità dell’accaduto in concomitanza con l’attuale situazione politica di passaggio, iniziata con la vasta diffamazione a livello internazionale lanciata contro l’onorabilità delle due persone elette: tutto questo per tutelare la credibilità italiana, tanto conclamata nel periodo Draghi, ed oggi incrinata da scritte diffamatorie e minacce contro i titolari della prima e della seconda carica dello Stato? Anche la dinamica di questo evento sembra rientrare nei fondamenti del vangelo globalista buonista, immigrazionista genderista, climatista verde con le treccine.
Come da copione, il sistema informativo nazionale e mondiale, la rete, le televisioni si è precipitato a darne notizia a tutte le ore del giorno. Seguiranno i soliti dibattiti nelle circa 20 trasmissioni politiche e di costume. Seguiranno manifestazioni di piazza con i sindacati, l’Anpi, le associazioni, le Ong. Avremo il piacere di ascoltare una apposita allocuzione del pontefice, qualche interrogazione parlamentare, ed una sessione ad hoc in sede comunitaria… La ragazza sarà poi nominata alfiere della Repubblica ecc,. ecc. ecc…
E se questa informazione fosse il seguito della storia di un’altra atleta esotica vittima di persecuzioni? Ricordate il caso della sportiva Daisy Osakune nel 2018? Costei aveva dichiarato di essere stata ferita ad un occhio dal lancio di uova da parte di un gruppo di ragazzi razzisti. Senza attendere la certificazione di prove certe, ebbe inizio una vasta campagna di genocidio mediatico per la durata di settimane e su tutti i media di terra, di mare di aria in tutte le fasce possibili d’ascolto. Quando si seppe che il raid era stato guidato dal figlio di un capetto del Pd locale, la notizia scomparve rapidamente, e nessuno ha mai chiesto scusa per il linciaggio.
Non sembra che, il procedimento d’informazione usato per il caso Paola Enogu stia seguendo con acribia gli standard delle sperimentate “rivoluzioni colorate” aventi lo scopo di creare atmosfere di odio, violenza verbale, caos? L’area dello spettacolo è la ex-italia diventata sempre più una landa desolata e deindustrializzata da terzo o quarto mondo. In fondo si tratta di una operazione facilitata in un Paese occupato da centinaia di basi atomiche americane.
Sarà anche questo spiacevole evento l’ennesima falsità teleguidata da pagatissimi esperti tecnologi del terrore e della sovversione sociale? Lo scopriremo presto.
Ed in buona compagnia della massiccia propaganda che vede i russi assassini e gli ucraini che non ammazzano: ma ci sono migliaia di soldati russi uccisi non si sa da chi, ed abbiamo anche il chiodo razziale che deve entrare forzosamente nel cervello a martellate metodiche. Lo vediamo con l’aumentata presenza di figuranti esotici nelle pubblicità di ogni merce, in film, dibattiti politici, di costume e sociali. Non c’è nesso logico né commerciale fra le origini di costoro ed alcuni dei prodotti reclamizzati, ma la macchina inclusivista deve andare avanti ad ogni costo. Il messaggio deve penetrare nel mesencefalo degli umani, obbligati ad accettare il messaggio senza avanzare dubbi o domande. Poi ci troviamo di fronte alla cosiddetta multiculturalità americana, dove esistono decine di minoranze che usano la lingua e gli usi dei Paesi di origine, senza inculturarsi fino in fondo, alla faccia della dottrina dell’inclusione.
Si tratta di un’operazione ideologica, per la quale se la realtà è differente dall’idea portata avanti è la realtà stessa ad essere spacciata per sbagliata e quindi da correggere, anche con metodi violenti.
Sorge il dubbio sul tempismo dell’evento della atleta, vero o falso che sia. Stanno accadendo troppi fatti in stretta concatenazione temporale fra loro. Nulla ci vieta di pensare che possa far parte di una strategia che ci deve preparare all’accettazione felice ed alla inclusione di milioni di africani e pakistani. Il motivo addotto è “fronteggiare il calo demografico occidentale”.
Sapremo molto presto se anche nel caso di Paola Enogu ci possa essere stata l’abile orchestrazione già vista nel 2018 (https://www.lastampa.it/torino/2018/08/03/news/daisy-il-padre-di-uno-dei-lanciatori-di-uova-consigliere-pd-il-razzismo-non-c-entra-ma-e-una-storia-devastante-1.34036430/. Attendiamo sul fiume Gange lo scorrere del cadavere della prossima notizia falsa.