LA NATO CONTRO GLI USA, L’EUROPA, LA CINA, IL MONDO

di Manlio Lo Presti (scrittore esperto di sistemi finanziari)

Come ha più volte ripetuto Luttwak, gli Usa sono una struttura commerciale controllata e governa una decina di aziende planetarie, quasi tutte americane. E’ stato un errore non evidenziare la dichiarazione del politologo americano e, anzi, è stata volutamente ignorata.
Per questi colossi, e da tempo, anche l’America risulta sempre meno funzionale all’espansione ed unificazione del mercato mondiale. Non a caso gli Usa sono il terreno di una pluridecennale guerra civile permanente, disseminata da sparatorie, povertà per milioni di umani che dormono sotto i piloni dei cavalcavia, disoccupazione, collassi finanziari pilotati, ecc. ecc.
Il ristretto gruppo di giganti aziendali mondiali sta tentando l’eliminazione delle barriere sociali, culturali, nazionali, commerciali, linguistiche: utilizzando la forza militare e l’aggressività della Nato. Lo spostamento strategico della Nato è iniziato quando il precedente presidente Trump interruppe il pagamento delle quote alla struttura. Il blocco arrivò (https://www.truenumbers.it/nato-trump-grillo/ ed https://www.agenzianova.com/a/0/2712547/2019-11-28/finestra-sul-mondo-usa-trump-intende-ridurre-contributo-finanziario-alla-nato) per dissensi della presidenza con la Nato, che ora sono comprensibili alla luce delle sue scelte operative, delle sue numerose ingerenze contro la Russia, della sua espansione ad est e con la fornitura a valanga di armi all’Ucraina (https://www.lindipendente.online/2022/02/23/lenorme-flusso-di-denaro-con-cui-loccidente-ha-finanziato-lucraina/).
Un altro blocco fu quello ai fondi destinati all’Oms (https://www.corriere.it/esteri/20_aprile_15/donald-trump-blocca-fondi-all-oms-mette-sua-firma-assegni-inviati-70-milioni-americani-a7174228-7edf-11ea-a4e3-847238ee431e.shtml). Con il senno di poi, adesso comprendiamo questa mossa, alla luce degli immensi guadagni – oltre 100 miliardi di euro con la tassazione al 3% in Olanda – e dopo aver vissuto la gestione mondiale, opaca e disastrosa, della cosiddetta pandemia, per la quale furono impiantati numerosi laboratori americani in Ucraina e Cina.

La dottrina politica mondiale della presidenza Trump prevedeva rapporti privilegiati con la Russia, per tentare uno stritolamento della Cina (vero nemico degli USA sui mercati mondiali, in particolare in Africa). In questa ottica, l’Europa restava indenne da contraccolpi, perché geopoliticamente irrilevante all’interno di una forte tensione con la Cina.
La presidenza Biden ha percorso la strada opposta, appoggiando l’espansione della Nato ad est per tentare la demolizione della Russia. Il risultato è l’alleanza Cina-Russia. Storicamente, la Cina non ha avuto rapporti scorrevoli con la Russia, ma il pragmatismo le ha fatto cambiare strada. Il sostegno alla Russia consente alla Cina di rafforzare la sua capacità di resistenza alla Nato: un crollo della Russia la renderebbe isolata ed esposta all’aggressione degli USA-NATO.
Lo spostamento Nato-centrico della presidenza Biden è mirato alla conquista d’importanti giacimenti metalliferi nell’est Europa, in Ucraina in particolare, ed all’accaparramento del petrolio iraniano. In questa ottica si comprende l’attuale insorgere “casuale”, e proprio adesso, di una riedizione ben sperimentata della “rivoluzione colorata”: costituita dai presunti disordini di piazza contro l’imposizione del velo, raffigurata con l’ennesimo slogan del taglio della ciocca rapidamente accolto dalle comunità immigrazioniste, buoniste, politicamente corrette, plurisex, globaliste di mezzo mondo, inconsapevoli (forse) di essere i servi sciocchi del potere mondiale.
Alla luce di queste riflessioni, in termini semplici e senza nascondersi nella fuffa dispersiva dei dibattiti politici da avanspettacolo, si comprende il cambio di rotta dell’attuale amministrazione americana. Gli Usa stanno perseguendo strategie che riflettono ed obbediscono alle linee operative della Nato, a sua volta teleguidata dai colossi finanziari e commerciali mondiali di estrazione USA, orientati ad un tracollo dell’Europa per bruciare il terreno alla Russia da sterminare e spezzettare in vari Stati, per poi passare alla distruzione della Cina e al suo frazionamento. Confucianamente, la Cina lo ha capito subito seguita dall’India e da un numero crescente di Stati africani ed asiatici. Di particolare interesse sarà la creazione di un circuito monetario e finanziario alternativo al dollaro e alla rete Swift. Il mondo sta andando verso altri equilibri. La Storia ha dato ragione ad Eisenhower.

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