L’ECOLOGIA ALL’AMERICANA E’ IMPORRE CON RICATTI E VIOLENZA I REQUISITI “GREEN”
I parametri “giusti ed ecologici” sono stabiliti da centri di ricerca americani e imposti al mondo dagli organismi Onu, Ocse, Who, e Nato, tutti di rigorosa estrazione americana,
I Paesi che hanno avuto uno sviluppo a due zeri sono criminalizzati, perché non sono abbastanza verdi, secondo le regole rese obbligatorie ai destinatari di queste misure . Lo scopo è quello di bloccare le loro economie, di modificare gli assetti sociali nazionali resuscitando un nuovo colonialismo esercitato anche da Cina, Giappone e Russia.
Ebbene, i Paesi con tassi veloci di sviluppo devono frenarsi nel rispetto dei nuovi limiti ambientali, dopo che l’Occidente ha realizzato senza restrizioni i propri interessi economici inquinando, deforestando, uccidendo, creando colpi di Stato, rivoluzioni colorate, ecc. L’Occidente sta cercando di scaricare i danni ambientali e geopolitici su Paesi che non vogliono accettare queste virate degli organismi Onu, Nato WHO, WEF, BILDERBERG, tutti con sede in USA.
Imporre con ricatti e violenza i requisiti “green” appena cucinati è una guerra geopolitica travestita da motivi umanitari, giusti, lacrimevoli, green-con-le-treccine. L’ambiente viene propagandato da anni su morfologie immaginarie costruite a tavolino da organizzatissime agenzie di comunicazione. La nuova svolta comunicativa di queste strutture disinformative? La svolta elettrica sui trasporti.
Tale virata non evidenzia che il materiale per l’accumulazione dell’energia viene estratto da bambini a mani nude in Africa e che l’energia per le batterie e l’uso domestico è garantita da fonti petrolifere, gassose, nucleari e dal fossile! Ma questo aspetto risulta essere marginale se non addirittura sistematicamente nascosto o minimizzato dall’informazione di rete, dai giornali, dalle compagnie televisive perché il progetto “verde” deve andare avanti ad ogni costo! Se le fonti di energia si riducono o si chiudono? Poco male. Si procede al progressivo saccheggio degli ultimi averi guadagnati dalle popolazioni mondiali con fatica. In cambio, a ciascuno viene assegnato un sussidio minimo di cittadinanza il cui importo totale costa meno del valore complessivo delle risorse finanziarie e immobiliari razziate, spacciandole per libertà economica.
Il risultato? La diffusione di un pauperismo planetario predicato da “maîtres à penser” come Harari, Attali, Schwab, Zuckerberg, dall’ONU, il WHO, l’Aspen Institute, l’Ispi, Limes, le università private finanziate dagli U e altri che decantano i pregi del nuovo umanoide appiattito in un eterno presente e divoratore di universi artificiali venduti da santoni come Zuckerberg, Apple, ELON MUSK e simili. Te lo do io l’ambiente!