Nuova variante Centaurus: 290 casi in tutto il mondo, nuovo spauracchio per le creature metà umane e metà pecore

I casi di sotto-variante BA.2.75 (la cosiddetta Centaurus) isolati fino a ieri nel mondo ammontano a 290.  Lo scrive Il Fatto Quotidiano. Sì, avete letto bene, 290 casi su circa 8 miliardi di persone. Abbiamo provato a ricavarne la percentuale ma la calcolatrice si è rifiutata, dopo aver scritto diversi zeri, ci ha mandato a quel paese…

Tuttavia, Il Fatto fa notare che «oltre l’82% delle sequenze depositate nel database Gisaid provengono dall’India, nella quale, a partire da inizio giugno, sono state depositate 239 sequenze del virus, pari a quasi il 4% dei virus isolati nel Paese tra il 14 giugno e il 5 luglio. I casi rimanenti sono stati rilevati in altri 14 Paesi: 14 nel Regno Unito, 9 in USA, 6 in Nuova Zelanda, 4 in Canada, 4 in Indonesia, 3 in Giappone, 2 in Australia, Germania e Nepal, 1 in Danimarca, Lussemburgo, Martinica, Olanda e Turchia. I dati, estratti dalla database Gisaid, sono stati diffusi su Twitter da Raj Rajnarayanan professore alla Arkansas State University».

Non si sa se questa variante può essere pericolosa rispetto alle precedenti, ma in quest’epoca dove l’emergenze non devono finire mai, BA.2.75 ha già un primato: il nome originale. «A battezzarla Centaurus è stato un profilo Twitter specializzato in news di medicina.  «Il nome riprende una costellazione di stelle che rappresenta un centauro, una creatura mitologica greca che è metà umana e metà cavallo», specifica il quotidiano di Marco Travaglio.

Beh, dopo il vaiolo delle scimmie finito nel dimenticatoio per il poco successo mediatico, ci sta a pennello un nuovo spauracchio con un nome mitologico. È perfettamente in sintonia con le numerose creature dal corpo umano e dalla testa da “pecore” in grande preponderanza sul pianeta Terra.