Vaccino Covid, globuli rossi “impilati” nelle vene e tracce di grafene: il video-denuncia de ‘Il Filo di Arianna’
di Maria Melania Barone – Il Giornale d’Italia – Cosa accade nel sangue delle persone vaccinate? Tra fake news e verità taciute, un’associazione di cittadini ha provato a fare chiarezza riuscendo a reperire informazioni che parrebbero sconcertanti e in grado di modificare le convinzioni di chiunque.
“Globuli rossi impilati” con una struttura esterna di tipo plastico nel sangue dei vaccinati: sarebbe questo il risultato dell’analisi di laboratorio realizzata presso lo studio biomedico Giovannini di Mantova, dall’Associazione Il Filo di Arianna nata per sopperire le mancanze della macchina amministrativa del Sistema Sanitario Nazionale. L’obiettivo era quello di fare chiarezza sulle fake news ed i reali effetti collaterali, analizzati in un’ottica asettica, imparziale e priva di condizionamenti. Per poter realizzare quest’obiettivo l’associazione aveva bisogno di due elementi: un gruppo eterogeneo di persone, tra loro sconosciute ed un laboratorio che potesse analizzare il sangue con le strumentazioni adeguate.
Per questo si sono rivolti al Laboratorio Giannini a Mantova, diretto dal dottor Franco Giovannini, non esattamente un profilo novax: oltre a dirigere il laboratorio infatti è segretario generale e socio fondatore dell’Associazione scientifica di medicina integrata tra biochimica e biofisica. E’ inoltre iscritto alla società italiana di medicina e chirurgia rigenerativa polispecialistica.
Come mai avete deciso di realizzare questa ricerca?
Ciò che ci ha spinto è stata la volontà di fare ordine tra le varie informazioni che circolavano, tutte in contrasto tra loro. La verità doveva essere estrapolata e il modo migliore era quello di mettere in relazione l’analisi del sangue di persone vaccinate, con quelle non vaccinate. Il caso ha voluto che quel giorno fosse presente un magistrato che, venendo a conoscenza della nostra intenzione di fare un test più allargato, si è fermato ed ha potuto testimoniare quanto noi stessi abbiamo rilevato.
Vi siete rivolti ad enti pubblici e autorità?
Abbiamo chiesto di fare chiarezza prima alla Asl ma non si è pronunciata. Poi siamo andati dal sindaco di Savigliano, che si è rivolto alla Asl competente, ma anche qui non abbiamo avuto risposta. Dal momento che noi avevamo bisogno di un incontro con la cittadinanza ci hanno concesso il locale per la conferenza del 17 maggio. Il nostro obiettivo era cercare un confronto per dare risposte a chi non ne trova dagli enti preposti.
Perché avete scelto proprio quel laboratorio?
Abbiamo scelto quel laboratorio perché era disponibile un microscopio a campo scuro e inoltre è una struttura accreditata.
Tra le persone vaccinate il cui sangue è stato analizzato, quante avevano riscontrato effetti avversi?
Abbiamo voluto un campione rappresentativo: oltre alle 6 persone che avevano manifestato eventi avversi, abbiamo scelto altre due che non ne avevano avuti.
Ho visto che avete fatto una conferenza il 17 maggio come è nata?
La conferenza di Savigliano era completa perché c’erano tutti: il magistrato presente, la persona danneggiata, tecnici da laboratorio, l’avvocato. Prima o poi la verità salterà fuori e noi dobbiamo pretenderla. All’inizio sarà nuda e derisa, come diceva Democrito.
E nel video si parla di presenza di grafene: che elementi avete per dire che lo sia?
Lo dice il dottore, non noi. Di sicuro la cosa fondamentale da segnalare è che, qualsiasi cosa sia quella fluorescenza è una sostanza non dichiarata nel bugiardino e tanto basta. Alla conferenza di Savigliano tuttavia, una microscopista ha dato delle informazioni circa la natura di quel materiale.
Vaccino: nel sangue c’è un corpo “simil grafenico”
E così dobbiamo immediatamente rimandare alla conferenza del 17 maggio intitolata “Diritto di scelta“, dove la microscopista di nanotecnologie Maria Carmen Valsania è intervenuta, ed ha spiegato che il microscopio elettronico è molto diverso da quello ottico, perché il fascio di elettroni è in grado di penetrare il campione ad una frequenza ed intensità più alta della luce normale che si usa nel primo caso: ne consegue che è possibile trarre “informazioni qualitative, composizionali e a raggi x“, che sono in grado di indicare anche la tipologia di elemento analizzato. Anche se è difficile dire con esattezza cosa sia, “possiamo dire” con indubitabile certezza, mettendo insieme tutte le informazioni che è in grado di fornire un microscopio elettronico, “che quello è un corpo grafenico o simil grafenico“. (min 53,20 a 55,31 della conferenza Il Diritto alla Scelta del 17 maggio 2022).
Globuli rossi plastici e “impilati”
L’analisi portata avanti dall’associazione descrive dunque una differenza netta tra i globuli del soggetto non vaccinato e quelli “impilati” di un soggetto vaccinato, dove tutto intorno compaiono delle sostanze luminescenti che, tecnici specializzati consultati, indicano come “simil grafene“. La presenza del grafene era stata bollata come mera “credenza pseudoscientifica” anche da Repubblica.
I risultati della ricerca dell’Associazione, sono stati recentemente confermati da uno studio scientifico sud coreano, pubblicato su International Journal of Vaccine Theory.
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