«Il blocco del gas da Mosca sarà devastante per il nostro Paese»
«La missione africana non porta risultati concreti. Intanto la Yellen e la Bundesbank ammettono che l’embargo totale provocherebbe una recessione devastante in Europa. Però agli italiani si continuano a raccontare favole». Scrive Maurizio Belpietro nel suo odierno editoriale.
«Ogni guerra, oltre che sui morti, è costruita sulle bugie e quella in Ucraina non è differente dalle altre. La macchina della propaganda dal 24 febbraio sforna senza tregua notizie false e ne abbiamo prova ogni giorno» si legge su La Verità «la realtà è molto più complessa di come ci viene descritta. Solo il 19 per cento degli Stati del mondo sta imponendo ritorsioni economiche alla Russia. Il Wall Street Journal, non la Pravda, scrive che l’embargo del petrolio russo è aggirato facilmente, grazie a triangolazioni con altri Paesi, un fenomeno che fra marzo e aprile si è sviluppato senza che nessuno fosse in grado di fermarlo. Dopo la Confindustria e i sindacati tedeschi, anche la Bundesbank ha definito devastante per l’economia del Paese il blocco delle importazioni di gas da Mosca. Altro che condizionatori abbassati di un grado: il Pil della Germania capitolerebbe, il nostro pure. E a guadagnarci, togliendo di mezzo il Paese che ha il più alto surplus commerciale, sarebbe solo l’America».
E sulle missioni estere dell’ex steward da stadio, ora ministro degli Esteri, Belpietro fa notare che «i metri cubi di gas che ci arriverebbero in soccorso dall’Algeria (nel prossimo inverno ne otterremo un decimo di quelli che ci servono per staccarci da Mosca)» ed «ecco la farsa dei metri cubi di metano che ci verrebbero ceduti dal Congo: nel 2023 forse soddisferemo un settimo del nostro fabbisogno. In pratica, fra un anno avremo forse un quarto di ciò a cui ci apprestiamo a rinunciare».