Armare l’Ucraina: Governo italiano dice di volere la Pace, ma agisce per alimentare la guerra

In questi giorni siamo avvolti dalla solita retorica Pasquale sulla Pace. Proprio oggi però giorno di Pasqua, il premier Draghi ha confermato la linea del Governo sul tema della guerra Ucraina. Nella lunga intervista pubblicata dal Corriere della Sera, la prima dal suo insediamento, Draghi usa parole che non richiamano certo l’idea di Resurrezione Pasquale. In sintesi il presidente del Consiglio annuncia: più armi all’Ucraina, taglio dei consumi di energia che si traducono in un sottoutilizzo di impianti di riscaldamento e di condizionamento, ancora sacrifici per famiglie e imprese e totale adesione alla linea del presidente Zelensky. La posizione di Zelensky viene poi ancora descritta con i contorni della eroica resistenza.

Mi chiedo se davvero queste dichiarazioni e queste scelte sono coerenti con l’obiettivo della Pace formalmente dichiarato dallo stesso Governo italiano e dai partiti che lo sostengono. La guerra fa orrore sempre.
E quindi perché indignarsi solo ora, perché mobilitarsi proprio adesso dopo decenni di silenzio e frasi fatte con cui abbiamo reagito alle decine di Guerre che da sempre imperversano nel Mondo? Non capisco perché dovrebbe essere più umano aiutare il popolo Ucraino (ammesso che con questo interventismo lo si aiuti) piuttosto che mobilitarsi per l’infanzia che ogni giorno muore di fame ed è vittima di abomini atroci. Eppure di queste tragedie ci siamo sempre occupati con distrazione e un po’ di fastidio tra il dolce e la frutta, se la sera a cena la tv mostrava qualche fotografia.

Ogni guerra è un crimine e ogni guerra è incomprensibile se non con le logiche del predominio economico. Se così stanno le cose perché pensiamo di poter capire solo quella che sta sconvolgendo l’Ucraina analizzandola con l’accetta, dividendo in modo semplificato bene e male? L’azione del presidente russo è ingiustificabile e le difese che da qualche parte giungono nei suoi confronti sono grottesche per non dire peggio. Allo stesso modo è ingiustificabile il sostegno acritico al presidente Ucraino, che si permette di fare la lista delle armi di cui necessita per continuare la guerra ritenendosi anche investito da una sorta di bene supremo e che si permette di censurare con le tv di Stato perfino il Papa, solo perché ha affiancato una donna ucraina e una donna russa durante la Via Crucis del Venerdì Santo.

La verità è che il Governo italiano dice di volere la Pace, ma invece di incentivare un compromesso tra le parti, agisce per alimentare la guerra. E davanti a questo orrore e a questo ribaltamento della realtà e delle parole, parlare oggi, giorno di Pasqua, di Resurrezione è più ipocrita e doloroso del solito. E’ davvero impossibile trovare da qualche parte la forza di dire che questa non è una guerra dell’Italia, non è una guerra nostra non per menefreghismo, ma perché nessuna guerra è ‘nostra’ e che, al di là delle immagini delle colombe col ramoscello di ulivo, da qualche parte bisogna iniziare a dare un senso vero alla parola Pace?
di Cinzia Franchini – La Pressa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *