Caro bolletta: ospedali tagliano investimenti, a rischio i servizi
«La Federazione delle aziende sanitarie annuncia che, a causa del rincaro della bolletta energetica, sarà costretta a «razionalizzare» (ovvero tagliare) gli investimenti. A rischio anche i servizi. Intanto Milano denuncia un buco di 200 milioni. E i cantieri del Pnrr saltano». Lo si legge su La Verità di oggi.
«Ciò che di buono, passateci il termine, ha portato il Covid alla sanità italiana sarà adesso fatto a fette dalla guerra in Ucraina e dagli effetti del caro energia. Due anni di pandemia hanno imposto maggiori investimenti all’interno del servizio sanitario nazionale e dentro le strutture ospedaliere. A chiedere più soldi sono stati anche tutti quei politici che nel decennio prima avevano usato l’accetta per tagliare i fondi e mettere in ginocchio la nostra sanità. Pazienza per la faccia di bronzo, un cambio di passo sarebbe stato importante. Adesso, invece, gli ospedali italiani saranno costretti a pagare almeno il 30% in più per le bollee del riscaldamento e per l’energia elettrica. I fondi saranno sottrai proprio dal budget destinato agli investimenti, ai nuovi macchinari e alle attività necessarie per rendere il sistema più efficiente».
«A dirlo sono i vertici della Fiaso, federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere. “Attualmente spendiamo 1,4 miliardi di euro in energia elettrica, circa 780 in corrente e il rimanente per riscaldare gli ambienti“, spiega alla Verità il presidente Giovanni Migliore. “Abbiamo stimato che, visti i rincari, durante il 2022, andremo a toccare la cifra di 2 miliardi. Questo influenza il conto economico e i conseguenti investimenti, oltre che la vita lavorativa dei dipendenti sanitari e dei cittadini“. Il riferimento è duplice. Da un lato, le strutture sanitarie hanno l’obbligo del pareggio e della sostenibilità finanziaria, dall’altro, dovrebbero intervenire solo dove i costi sono comprimibili. “Il 60% della spesa del servizio nazionale è destinato al personale e alle strutture, mentre il 30% circa si riconduce ai materiali e ai medicinali. Il 10% che rimane sarebbe destinato agli investimenti. Purtroppo la cifra“, conclude Migliore».
Bene. Se gli ospedali tagliano gli investimenti anche le tasse subiranno un taglio.