No Green pass, centinaia di mezzi pronti a invadere Bruxelles e Strasburgo
Secondo la polizia francese, circa 1.300 veicoli dei “convogli della libertà” hanno fatto tappa domenica vicino a Lille, non lontano dal confine con il Belgio e ora sarebbero diretti verso la capitale
Centinaia di mezzi che partecipano ai “convogli della libertà” contro il green pass si preparano ad entrare a Bruxelles nell’ambito della protesta a livello europeo. Secondo la polizia francese, circa 1.300 veicoli hanno fatto tappa domenica vicino a Lille, non lontano dal confine con il Belgio.
Le autorità belghe hanno intanto vietato qualsiasi manifestazione nella capitale “con veicoli a motore” e hanno annunciato di aver adottato misure “per prevenire il blocco della regione di Bruxelles”. La polizia della capitale ha postato avvisi sui propri social network in francese, olandese, tedesco e inglese, vietando manifestazioni con veicoli, raccomandando di non guidare fino a Bruxelles e indirizzando i convogli verso un parcheggio del parco espositivo alla periferia della città.
Anche i partecipanti a una manifestazione simile all’Aia hanno anche annunciato la loro intenzione di virare verso Bruxelles. Venerdì il premier belga, Alexander de Croo, ha suggerito ai manifestanti di desistere dall’andare a Bruxelles e ha chiesto loro di “protestare nei loro Paesi”.
Sono previsti controlli al confine e i veicoli diretti alla capitale nonostante il divieto saranno dirottati, hanno avvertito le autorità belghe. L’aeroporto di Bruxelles ha raccomandato ai viaggiatori di prendere precauzioni e di utilizzare il treno per arrivare allo scalo nel timore dei blocchi stradali.
Parte un convoglio diretto a Strasburgo
Il “Convoglio per la libertà”, la protesta contro il green pass promossa dai camionisti, si divide: una parte si dirige da Lille verso Bruxelles, l’altra va verso Strasburgo dove da oggi si riunisce il Parlamento europeo in plenaria. “Abbiamo scelto di andare a Strasburgo per incontrare i deputati che hanno accettato di riceverci per ascoltare le nostre lamentele e consegnare loro anche le lettere raccolte dai vari gruppi di cittadini, vigili del fuoco, operatori sanitari, insegnanti, genitori, studenti, infermieri”, spiegano gli organizzatori.