Il governo contro gli insegnanti ‘no-cavia’ stanzia i fondi per le supplenze

Il 14,87% del personale scolastico italiano, 217.870 persone, non ha ancora ricevuto il vaccino contro il Covid 19, e all’inizio dell’anno scolastico manca soltanto un mese. Un anno scolastico che si annuncia ancora con diverse incognite, anche se il premier Draghi e lo stesso ministro Bianchi hanno dato in questi giorni ampie assicurazioni sulla presenza in aula di professori e studenti, scrive l’Agi.

Il decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale parla chiaro: i professori devono avere il Green Pass, pena la sospensione dallo stipendio dopo 5 giorni di assenza. E mentre presidi e ministero (e commissario straordinario) cercano di capire quale potrebbe essere l’entità del problema, ovvero quanti sono i professori che ‘marcheranno visita’ a settembre perché non avranno aderito alla campagna vaccinale, il governo si prepara e stanzia un cospicuo fondo per le supplenze.

«Al fine di consentire il tempestivo pagamento delle competenze al personale supplente chiamato per la sostituzione del personale assente ingiustificato – si legge nel decreto ‘Green pass’ – è autorizzata la spesa di 358 milioni di euro per l’anno 2021». Naturalmente il fondo servirà a trovare supplenti nelle scuole, ma anche nelle università.

Non solo. Il Commissario straordinario avrà a disposizione 100 milioni per mettere a punto un piano di screening della popolazione scolastica. Insomma, la speranza è che il numero dei ‘professori no-cavia’ si dimostri modesto, ma nell’incertezza il governo si attrezza.

Abbiamo un controllo millimetrico sulla situazione. Abbiamo attivato un’azione di contrasto significativa per l’affollamento delle classi che hanno piuù di 27 alunni e che per il crollo demografico sono solo il 2,9%, e abbiamo messo in campo molte risorse aggiuntive rispetto all’anno scorso. L’intervento di questo governo per la riapertura supera i due miliardi di euro”.

Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione

«Ho appena incontrato i sindacati, che sono liberi di esprimere le loro posizioni – ha dichiarato il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, in una intervista al Corriere della sera – ma il green pass non è assolutamente uno schiaffo al personale della scuola e mi dispiace che qualcuno lo abbia interpretato così».

[come pensava venisse interpretato? ndnr]

«Chi ha problemi particolari di salute sarà escluso dal green pass e chi non vuole vaccinarsi sarà invitato a fare il tampone» mentre «abbiamo chiesto l’accelerazione della campagna vaccinale per i giovani e ottenuto dal commissario Figliuolo la rassicurazione che le dosi ci sono», conclude l’Agi. Poveri ragazzi…

Foto © AGF – Patrizio Bianchi

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