Covid, sentenza abolisce le chiusure. “Lockdown illegale, restituire le multe”

La corte costituzionale spagnola ha emesso una sentenza che entrerà nella storia della pandemia da coronavirus. I giudici iberici hanno deciso che il lockdown è illegale

I “chiusuristi” di tutto il mondo, o quantomeno di tutta Europa, ora non hanno più argomenti. La corte costituzionale spagnola ha infatti emesso una sentenza che entrerà nella storia della pandemia da coronavirus e riscrive la legittimità delle decisioni dei governi che hanno imposto chiusure, lockdown e quarantene di massa ai propri cittadini e alle proprie attività economiche, produttive e commerciali.

La corte costituzionale spagnola: “Lockdown incostituzionale”

Secondo i giudici della massima corte spagnola, infatti, il lockdown imposto dal governo socialista di Madrid nella primavera scorsa era incostituzionale. La corte costituzionale ha ritenuto non appropriato lo strumento giuridico utilizzato all’epoca dall’esecutivo. La sentenza della Corte, adottata con una maggioranza di sei voti favorevoli e cinque contrari, potrebbe avere come conseguenza la revoca di multe o altre sanzioni imposte a coloro che si trovavano fuori di casa senza un valido motivo.

Spagna, il governo deve restituire i soldi delle multe a chi violava il lockdown

Secondo i dati riportati dal principale quotidiano spagnolo El País si tratterebbe di oltre 1,1 milioni di multe e sanzioni solo durante i mesi del primo confinamento. Coloro che non le hanno ancora pagate non dovrebbero più farlo, mentre chi avevano già provveduto potranno richiedere il rimborso. I giudici non sono entrati nel merito della validità della misura, ma di come è stata applicata, dunque attraverso lo schema dello stato di emergenza sanitario.

Rischio effetto domino anche in altri paesi europei, i “chiusuristi” tremano

Oltre alle conseguenze economiche, la sentenza rischia di avere strascichi polemici non solo in Spagna ma in tutta Europa. Se anche giudici di altri paesi dovessero adottare la stessa decisione i vari stati dovrebbero restituire svariati milioni di euro, Italia compresa. C’è da scommettere che da ora in poi i vari governi e ministri saranno più attenti prima di chiudere tutto.

Il Giornale d’ItaliaFoto LaPresse

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