ELON MUSK E LA FAVOLETTA DI SPACEX
di Manlio Lo Presti (scrittore ed esperto di banche e finanza)
La fantasia di questi psicopatici non ha fine, grazie anche e soprattutto agli immensi finanziamenti che ricevono dai colossi aziendali mondiali. L’intenzione di questi imperi economici e finanziari non è quella di vincere, ma di logorare le aree che resistono colpendole con una guerra ibrida infinita e con il caos permanente. Una cucina a fuoco lento, un garrotamento progressivo. L’errore più grave di tutti questi piani è quello di sottovalutare o di occultare gli eventi incontrollabili, la resistenza dei popoli colpiti, la lentezza con cui vengono ottenuti i risultati sovente diversi da quelli attesi.
Adesso utilizzano Elon Musk, probabilmente sotto ricatto, perché non si comprenderebbe perché abbia accettato di fare il buffone. Costui afferma di aver bloccato la sua rete satellitare SpaceX quando gli ucraini stavano facendo troppa pressione sulla Russia, accecando la rete di gestione internet delle divisioni militari. La notizia diffusa dall’atlantista ed allineato quotidiano Il Foglio qui: https://www.ilfoglio.it/esteri/2023/08/01/news/spacex-che-blocca-i-satelliti-e-ferma-le-operazioni-di-kyiv-e-un-problema-5556750/. Ma seguono a ruota altri giornali e note agenzie di stampa per non rimanere indietro. Incalzati dalla fretta di essere fra i primi, nessuno ha riflettuto sul perché costui abbia lanciato questa esternazione prima di diffondere la notizia.
Secondo il miliardario giullare, il suo intento è stato quello di evitare una reazione nucleare della Russia, e dopo aver fornito la rete satellitare agli ucraini per tentare lo sfondamento delle linee militari russe. Una favoletta per giustificare il collasso delle operazioni Nato? Perché costui lo racconta? Perché lo fa proprio adesso? Cosa sta accadendo al fronte ucraino? Stanno creando una serie di cortine fumogene per evitare l’ennesima ritirata angloamericana simile a quelle di Saigon, Filippine, Siria, Corea, ecc.? La propaganda sta arrivando a livelli preoccupanti di stupidità delirante. Una narrazione che, a detta dello scienziato Rovelli, a cui crede solo il 10% del mondo come si può ascoltare qui:https://www.youtube.com/watch?v=0Db0PBemzUk&t=984s&pp=ygUScm92ZWxsaSBlIGZvcm1pZ2xp.
Continua imperterrita l’erogazione di notizie senza fonti certe e di foto senza data e luogo di origine. Le informazioni sono focalizzate solamente sulle azioni dei cattivissimi russi e mai sui massacri degli ucraini. Cercano di occultare che le guerre hanno almeno due contendenti che se le suonano di santa ragione: nessuna persona, dotata di normale capacità di intendere e di volere, crede ad una narrazione a senso unico nella quale uno picchia e l’altro le prende e basta. Non ha senso. Ma loro continuano ossessivamente a ripetere questo schema sui canali di informazione, che perdono utenti in maniera esponenziale. I giornali lasciano sul terreno centinaia di migliaia di lettori, ma i quotidiani in perdita continuano a ripetere maniacalmente le stesse cose senza senso logico. Tanto li paga la Presidenza del Consiglio. Crollano gli ascolti dei notiziari delle principali reti italiane ed estere. Ma il martellamento continua. I canali della rete sono incaricati di stroncare con censura a rasoio tutte le voci che avanzano dubbi e/o dissentono. Da un certo tempo questi canali chiudono meno profili perché hanno perso molte cause civili e penali. Adesso queste strutture affondano gesuiticamente i profili nella irrilevanza occultando progressivamente i loro contributi e i loro messaggi, in modo da non essere letti da quasi nessuno.
In termini militari, questo tira e molla si chiama “guerra ibrida” (https://www.geopolitica.info/guerra-ibrida-la-guerra-senza-limiti/) che provoca un numero minore di morti, ma provoca esclusione e marginalizzazione di interi popoli, fino a strozzarli con la fame, con la povertà, con il green con le treccine e con la follia elettrica.
“Una bugia fa in tempo a compiere mezzo giro del mondo prima che la verità riesca a mettersi i pantaloni (WINSTON CHURCHILL)”.