GIOVANARDI SCONCERTATO DALLE STRUMENTALIZZAZIONI INOPPORTUNE DI GIULIANO AMATO

L’ex ministro e parlamentare Carlo Giovanardi non nasconde lo sconcerto per le dichiarazioni dell’ex premier Giuliano Amato (ex presidente della Consulta) sulla tragedia aerea di Ustica. Giovanardi bolla come prive d’ogni fondamento le parole di Amato e, per dimostrare che dello stesso parere sono la maggioranza degli addetti ai lavori, ci ha inviato le dichiarazioni di parlamentari, esperti ed esponenti di associazioni delle vittime.
“MERCOLEDÌ 06 SETTEMBRE 2023 ore 15.15.20, sulla Strage Ustica parla Cavazza (Avdau): da Amato affermazioni gravissime, non asservire verita’ a proprie idee Roma, 06 set – (AGENZIA Nova) – Sul volo Dc9 Itavia del 27 giugno 1980 ‘ho perso la mia mamma’. Lo ha detto Giuliana Cavazza, presidente onoraria dell’Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica (Avdau) nel corso della della conferenza stampa ‘Ustica: l’unica verità’ presso la sala Nassirya di palazzo Madama. ‘Io non aderisco a nessun partito politico, non ho fatto nessuna carriera politica a seguito di questa vicenda e non ho nessuna linea politica da seguire o a cui obbedire’, ha premesso. In avvenimenti come quello della strage ‘si forma una memoria collettiva, ma c’è anche una memoria privata e nel mio caso la mia personale memoria privata non collima affatto con quella collettiva’, ha rimarcato. Soprattutto non collima con quella di qualcuno che si autoproclama il depositario e l’unico alfiere della verità. Io – ha chiarito Cavazza – ritengo gravissime le affermazioni del presidente Amato. Secondo me fanno fare un passo indietro nella ricerca della verità, un passo indietro di quasi 30 anni. Le sue accuse sono già state smentite, in maniera inconfutabile, quasi 30 anni fa. Penso – ha concluso Cavazza – che la verità vada servita e non asservita alla proprie idee”.
“‘FU BOMBA: DC9 RESTAURATO PER RIMUOVERE TRACCE E DEPISTARE’ NELLA CONFERENZA PROMOSSA DA GASPARRI ATTACCHI AD AMATO-PURGATORI (AGENZIA DIRE) Bologna, 6 set. – L’Associazione per la verità sul disastro aereo di USTICA torna a ribadire che a causare l’inabissamento del Dc9 Itavia fu una bomba bordo e punta il dito contro il recente restauro del relitto dell’aereo, conservato nel Museo per la memoria di Bologna: “Un tentativo di cancellare quelle labili tracce che ancora c’erano dopo tanti anni in fondo al mare”, afferma il vicepresidente dell’Associazione, Gregory Alegi, durante una conferenza stampa che si è svolta oggi in Senato su iniziativa di Maurizio Gasparri (Fi) dopo il clamore suscitato dalle dichiarazioni dell’ex premier Giuliano Amato (che ha indicato in un missile francese la causa della strage). Proprio l’Associazione aveva presentato un esposto per ottenere il sequestro del relitto, ma la richiesta nel luglio 2022 fu respinta dalla magistratura. E quello stesso relitto “di recente è stato addirittura restaurato come bene culturale, abbiamo visto le immagini di un enorme numero di persone con tute bianche e pennelli che lo manipolavano e sostanzialmente cancellavano qualsiasi traccia”, afferma Alegi: probabile che le immagini citate siano quelle del restauro effettuato tra il 2018 e il 2019 dagli studenti dell’Accademia di Belle arti di Bologna, in collaborazione con il Comune. “Peccato che anziché conservarlo come fonte di prova, come era stato richiesto- continua Alegi riferendosi al relitto- ci sia stata una cosa che a parti inverse si potrebbe qualificare come depistaggio voluto”. Intanto sono “gravissime” le affermazioni di Amato, afferma la presidente onoraria dell’Associazione, Giuliana Cavazza: “Fanno fare un passo indietro di oltre 20 anni nella ricerca della verità, perchè le accuse che rilancia in assenza di prove sono state già smentite quasi 30 anni fa”.
La “storia ricorrente del missile è stata raccontata con errori anche imbarazzanti da parte di Amato”, attacca Gasparri. “Si rinfocolano tesi fantasiose” e in questi giorni si sono lette “affermazioni contro la verità giudiziaria e della storia”, continua Gasparri, ma la complessità della vicenda “favorisce i depistatori che dicono una cosa semplice: è stato un missile”. Poi un affondo (implicito) sul giornalista Andrea Purgatori, scomparso poche settimane fa: “Qualcuno ci ha fatto una fortuna, lo dico con rispetto, sui muri di gomma e quant’altro. Ma erano muri di cartone quelli eretti da chi denunciava i muri di gomma”, afferma il forzista. Si incorre “nel reato di lesa purgatorietà – afferma invece Alegi – perché ci rifiutiamo di inginocchiarci davanti al film ‘Il muro di gomma'”, ispirato per l’appunto alle inchieste del giornalista su USTICA: perché la ricostruzione che colloca la strage in un contesto di guerra aerea è stata “impostata da Purgatori”, aggiunge il vicepresidente dell’Associazione. Si tratta di “un pregiudizio indotto da una certa campagna di stampa e dal film ‘Il muro di gomma’ di Purgatori”, rincara la dose Gregorio Equizi, altro componente dell’Associazione ed ex legale del generale dell’Aeronautica militare Franco Ferri. Se l’Associazione dovesse ritenere che sono emerse delle “diffamazioni” nei confronti proprio dei generali dell’Aeronautica, sarebbe “nostro dovere fare tutto il possibile per garantire e ricordare la loro onorabilità e rettitudine anche attraverso i meccanismi giudiziari”, dichiara l’ex parlamentare Carlo Giovanardi. “Dal punto di vista tecnico è stata una bomba e non ci sono dubbi”, afferma Giovanardi, bollando come “menzogne” le dichiarazioni di Amato.