ANALISI DI STEPHEN STADIF CIRCA IL “PONTE SULLO STRETTO”
(tratto da “Italien Néandertalien”, scritto di Stephen Stadif dal titolo “A bridge to nowhere”)
Il ponte sullo stretto prevede 3 corsie a senso di marcia e una ferrovia dovrebbe far circolare 200 treni al giorno.
Duecento treni al giorno. E poi dove vanno?
In Sicilia e in Calabria la rete ferroviaria è penosa.
Dalla stazione di Trapani parte ogni giorno il treno regionale più lento d’Italia e forse d’Europa: Tredici ore e otto minuti (salvo ritardi, festivi esclusi) per arrivare a Ragusa dopo quattro cambi e 47 fermate in altrettante stazioni “impresidiate”, abbandonate alla natura.
Se la batte con l’Intercity, numero 721, che collega Messina centrale con Siracusa (in otto mesi sono state accumulate cento ore di ritardi).
Tra Ragusa e Palermo ci sono solo 3 collegamenti al giorno, tutti con un cambio, e in totale ci vogliono 4 ore e mezza per arrivare a destinazione.
Tra Cosenza e Crotone, invece, non esistono collegamenti diretti: bisogna fare almeno un cambio e impiegare 3 ore di viaggio per percorrere 115 km.
Il ponte sul nulla funziona, in Italia è la promessa politica per antonomasia per eccellenza.
Ne puoi parlare per sempre senza realizzarlo mai.
Ma i soldi no, quelli li intaschi subito, per l’esattezza, ad oggi 312 milioni 355 mila 662 euro. Non male per un ponte sul nulla.