SELVAGGIA LUCARELLI LINCIA GLI ARTIGIANI PERCHE’ HANNO VOTATO MELONI

Una pasticceria di Bressanone, evidentemente oberata da costi, regole, norme Ue e balzelli, ha esposto un cartello con su scritto “Fino a 60 euro non prendiamo bancomat”. La cosa non è andata giù al giudice più giudice di tutti , al secolo Selvaggia Lucarelli, che sul suo profilo Instagram ha commentato “Pasticceria a Bressanone. Con Giorgia Meloni sempre più verso il futuro . E oltre!”.
Tralasciamo i pro e i contro di chi ha aggiunto “non entrerò mai in quella pasticceria” o “sappiamo dove non entrare”, probabilmente gente che usa dare ragione alla Selvaggia per entrare nelle sue grazie, reputando la sua “amicizia” possa rivelarsi approdo per chissà quali mete sociali. Invece inquadriamo il problema. Ovvero che quotidianamente tutti gli artigiani italiani da decenni subiscono le angherie di una pubblica amministrazione canaglia, che li obbliga ad aggiornare macchinari e strutture alle più insensate norme europee, che li vessa di tasse, tributi e contravvenzioni non appena osano ampliare un bancone o allargare una finestrella. Artigiani, commercianti e liberi professionisti per più dell’80% indebitati con quel sistema bancario che ha fatto imporre per via governativa l’uso di bancomat e carte di credito, bonifici e tracciabilità totale di ogni movimento. Ricordiamolo, si tratta degli italiani che lavorano per davvero, che tutte le mattine si destano all’alba e rincasano a notte fonda con le preoccupazioni come unica compagnia dei loro sonni, il più delle volte incubi a forma di Agenzia delle Entrate, banche, società di recupero crediti, ufficiali giudiziari, gendarmi sempre pronti a misurare banchi e sindacare perché ogni attrezzo rechi una targhetta Ue non contraffatta. E’ gente che lavora otto mesi l’anno per pagare le tasse, il resto per mutui e varie pendenze. Che vita è? Certamente non sono state loro offerte le opportunità che da anni sorridono a Selvaggia Lucarelli. Ma che ne sa quest’ultima di cosa significhi alzarsi alle quattro per aprire un bar, o non dormire proprio per fare un turno al forno. Che ne sa Selvaggia cosa significhi avere le mani spaccate dal freddo o dai solventi di chi fa il carrozziere o il meccanico. Per lei, che di mestiere vende giudizi e chiacchiere su giornali e tivù, l’artigiano è solo un evasore fiscale, un “quasi delinquente” (come ebbe a sottolineare molti anni fa un dirigente di Stato). Selvaggia Lucarelli giudica il proprio prossimo senza rivelare alcun cedimento compassionevole, questo fa di lei un fenomeno da baraccone degno d’un film di Tarantino. Opera la cattiveria verso i meno fortunati con la professionalità del killer. Poi fa davvero schifo il fatto che prenda tanti soldi dalla tivù di Stato e poi sputi veleno su contribuenti e gente comune: ovvero su artigiani e commercianti che probabilmente potrebbero aver votato Giorgia Meloni perché stufi delle angherie della sinistra che raccomanda le Selvagge di turno. Inquietanti presenze femminili queste Erinni televisive e politiche, tutte legate a Pd e dintorni, che quotidianamente linciano chi non è gradito al potere, al sistema. E’ evidente che, nel caso dell’aggressione alla pasticceria di Bressanone, la Lucarelli abbia pubblicamente linciato l’artigiano per ingraziarsi quella sinistra bancaria che vorrebbe l’abolizione totale del contante, soprattutto che esista solo una moneta unica elettronica mondiale gestita da Bill Gates e Federal Reserve. Ma che bel mondo auspica la Lucarelli: in pratica lo stesso sogno che accarezza la candidata segretaria del Pd Elly Schlein, che ha detto che lavorerà all’abolizione totale del contante e della proprietà privata. Del resto questa gente può ben permettersi di non accendere mutui e di non fare levatacce per portare il pane a casa, perché il sistema regala loro lauti compensi. In questo momento i tanti pasticceri staranno forse levando gli occhi al cielo e, come il mugnaio berlinese, sognando di rivolgersi all’imperatore con l’esclamazione di Brecht “esisterà pure un giudice a Berlino”. Perché in questa lontana regione dell’impero europeo vengono quotidianamente consumati soprusi contro la povera gente, e la televisione permette a personaggi strapagati di sproloquiare, di parlare di legalità e “povertà sostenibile”, di dare dell’evasore ai non dipendenti pubblici, di dire che dobbiamo seguire gli iter burocratici come nei desiderata del potere. E, tutti i giorni che ha fatto il Padreterno, dobbiamo sorbirci questi pipponi da pupe e pupi non hanno mai sgobbato nemmeno un minuto in vita loro, e che per grazia ricevuta sono stati messa nei programmi televisivi per fare la morale al popolo tutto. Ci siamo stufati di questa gente, e che siano selvaggi e pseudocivili poco c’importa. Sarebbe cosa buona e giusta che la Rai mettesse alla porta chi non rispetta i lavoratori, anche i più umili. Perché mentre la Selvaggia sarà stata di passo da Bressanone per divertimento e mercatini natalizi, invece quel pasticcere ci lavora. Quel pasticcere ha una partita iva e si danna l’anima per vendere leccornie. Ma tutto questo chi fa il giudice a Ballando con le stelle non potrebbe mai capirlo, e con lei tutti i benpensanti che si svegliano tardi e poi bivaccano parlando di agganci in Rai e politica nei bar romani, tra cappuccini, aperitivi, feste e cene. Cara Giorgia Meloni, liberaci di tutto questo basso impero.