L’AFFARE AUTOSTRADE GESTITO IN SPREGIO DELLE VITTIME DEL MORANDI
Possetti Egle (Presidente Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi)
In queste settimane, in cui il processo per la tragedia del Ponte Morandi si appresta ad entrare nel vivo, la nostra attenzione è puntata sulla sentenza del Tar del Lazio: quest’ultima esprime parere negativo, non definitivo, sulla cessione di ASPI (Autostrade per l’Italia) a CDP (Cassa Depositi e Prestiti) e soci privati; questione su cui ci esprimiamo con forza da anni. Con grande sdegno abbiamo sempre condannato l’operazione, ritenendo questa cessione, con remunerazione economica stellare ai vecchi azionisti, uno schiaffo alle nostre vittime ed a tutti gli italiani.
Inoltre, nelle pattuizioni i due soci privati avrebbero diritto di veto sulla gestione, riducendo a mera formalità la maggioranza azionaria pubblica.
Su ricorso di alcune associazioni, la sentenza del TAR del Lazio mette in dubbio questa operazione e si appella alla Corte di Giustizia Europea e perché avvenga una valutazione; nel frattempo è partito un tentativo dell’Avvocatura di Stato per fermare questa operazione.
Serviranno un po’ di mesi per capire come si esprimerà la Corte Europea ed anche il nostro Consiglio di Stato: se dovessero condannare l’operazione si dovrebbe ripartire da zero, con la restituzione dei fondi alloStato e tutto quello che ne consegue.
Noi auspichiamo che la vergogna di questa operazione non possa vincere, e che le responsabilità di questa operazione siamo portate all’attenzione pubblica.
Vorremmo che di questa situazione si parlasse di più, ed i cittadini fossero maggiormente informati.
Noi da anni ci battiamo contro questa cessione, gli elementi sono chiari e limpidi: la punizione per gli azionisti di ASPI è stata ricoprirli d’oro. Come si evince dalla sentenza non definitiva del TAR, ci sono ovviamente anche problemi legati all’affidamento diretto della concessione senza una gara.
Questa situazione è una vergogna, e continuiamo a ripeterlo: siamo anche stati firmatari di un esposto, in esame alla procura di Roma, sulla gestione finanziaria della società. Da più parti si levano grida in questo senso, attendiamo azioni concrete anche dal nuovo governo e da tutti i parlamentari che hanno a cuore la giustizia.
Non può esserci memoria senza confidare nella giustizia, non può esserci ricordo senza rispetto, non può esserci equità senza che avvengano corrette azioni per scongiurare i crimini. Saremo sempre qui e non potremo mai dimenticare.