PSICOTOPO TERZA PUNTATA: INTELLIGENZA DEI TOPI DECUPLICATA IN CINQUANT’ANNI

Il convegno del prossimo 22 novembre svelerà come i roditori stanno surclassando gli altri mammiferi, preparandosi ad un importante salto evolutivo.
Utile ricordare come, dal secondo ‘900 ad oggi, l’intelligenza di ratti e topi in genere sia aumenta percentualmente più di quella di altri mammiferi. Secondo una scuola di pensiero i topi esposti nello spazio alle radiazioni pare diventino ancora più intelligenti: è la scoperta di Amelia Eisch del Southwestern Medical Center di Dallas. I risultati dell’esperimento di Amelia sono stati presentati al meeting della società statunitense di Neuroscienze. Il test finanziato dalla Nasa prevedeva di esporre alcuni topi adulti all’energia dei raggi cosmici: le cosiddette particelle Hze. L’esposizione era prevista sia in un’unica dose che in più dosi frazionate. Successivamente un test richiedeva alle cavie di distinguere tra due ambienti leggermente diversi, in modo da verificare gli influssi comportamentali come eventuali nuove abilità cognitive. I topi adulti irradiati si sono rivelati più veloci di quelli non irradiati, con una rapidità che aumentava al crescere delle dosi ricevute. “I risultati – spiega la ricercatrice alla rivista specializzata Gizmodo – sono ancora preliminari, è ovviamente presto per affermare che, come nei fumetti, le radiazioni possano avere effetti benefici”. “Ci sono molte possibili spiegazioni – afferma Eisch -tra queste c’è la possibilità che il miglioramento sia dovuto all’alterazione di sistemi neuronali o di altre cellule cerebrali. Non sappiamo però se al miglioramento, in una specifica funzione, corrisponda un peggioramento in altre”. Ma l’incremento dell’intelligenza dei roditori è stato comunque notato sia in specie selvatiche che domestiche e di laboratorio. In molti casi è stato osservato aumento di peso e di dimensioni in maniera proporzionale alla maggiore intelligenza.

I ratti sono animali estremamente intelligenti: sono studenti naturali, hanno una memoria forte, comprendono concetti complessi, una volta appresa una rotta di navigazione non la dimenticano.

Ratti animali sociali


I ratti sono animali estremamente sociali, questo già li pone in competizione con l’animale sociale che controlla il pianeta Terra, l’uomo. Si affezionano ad altri topi e riconoscono i propri familiari. I ratti si legano facilmente ai loro proprietari umani, e creano opportunistiche simbiosi con altri animali domestici sfruttando la loro naturale empatia. I topi domestici si divertono ad essere coccolati dai loro padroni, e così sostituiscono affettivamente cani e gatti. Infatti i ratti sono anche noti per restituire l’affetto ai loro proprietari. Inoltre, sono altamente qualificati nella comunicazione, ed usano suoni ad alta frequenza (che gli umani non possono sentire) per comunicare tra loro e, soprattutto, invitare altri topi nella casa che li ospita.
I topi addomesticati sono creature molto gentili e giocherellone, ma non possono evitare d’invitare altri topi per creare una comunità di loro simili. Al pari di un cane domestico, un topo domestico può imparare molti trucchi e può persino rispondere al proprio nome. I topi possono imparare a sedersi, a prendere oggetti, saltare attraverso un cerchio e persino camminare su una corda tesa. Inoltre, ai topi può essere insegnato a risolvere enigmi, a correre attraverso labirinti e compiere acrobazie. Addestrare un ratto domestico è relativamente semplice: i ratti rispondono meglio di ogni altro animale domestico ad una ricompensa basata sul cibo. I ratti poi, al pari delle scimmie, si divertono a pulirsi a vicenda, e si riuniscono in gruppi per prendere parte al “grooming di gruppo”.

Alloggiare il topo domestico

E’ il problema che si pongono sempre più “topofili”. Il ratto domestico avrà bisogno d’un suo spazio per vivere accanto agli umani? Il problema della convivenza tra umani e topi è ormai al centro di conferenze soprattutto negli ambienti animalisti nordeuropei, dove la derattizzazione (l’avvelenamento dei topi) è ormai pratica superata da anni: così a Parigi come a Stoccolma o Francoforte si parla ormai da tempo di contenimento della popolazione dei ratti e del controllo delle comunità di roditori. Nel nord Europa ad occuparsene provvedono solo aziende ultra-specializzate ed associazioni animaliste, e tra loro collaborano. Nasce così il problema del detenere i ratti: le gabbie metalliche sono le migliori, la maggior parte dei ratti certamente preferirà quelle con barre orizzontali, in modo da potersi arrampicare sui lati. Avranno bisogno di una lettiera per animali domestici, di materiali di nidificazione che il ratto può distruggere od utilizzare per allineare il nido. I ratti hanno anche bisogno di una cassetta per dormire. Una scatola di cartone è sufficiente: i negozi di animali vendono “scatole nido” preconfezionate per roditori . Infine, i ratti godono di ampia varietà di giocattoli ed accessori: corde, scale, amache, tubi e giocattoli da masticare. I ratti domestici vogliono anche momenti di gioco al di fuori della loro gabbia, e possono impegnarsi in una vasta gamma di attività come coccole o correre. Ovviamente necessita assicurarsi che al di fuori della gabbia ci sia materiale a prova di ratto, non masticabile. I ratti masticano qualsiasi cosa sia a loro portata: fili elettrici e piante velenose pare siano gli unici nemici del topo domestico. Di fatto necessita che le città facciano i conti con questa nuova visione inclusiva, che vorrebbe i topi in armonia con gli ambienti antropizzati. Ovviamente non ci sarà più spazio per avvelenatori improvvisati, per avvelenatopi da strapazzo, per sterminatori e nemici dell’ambiente. Il futuro parla di controllo, dissuasione e contenimento, soprattutto di formazione per gli operatori sanitari ed ecologici. E forse, col tempo, le varie signorinelle frufrù non urleranno più alla vista d’un topolino, e il canarino Titti esclamerà “Oh oh! mi sembra d’aver visto un topo!”.