SI E’ SPENTA L’AFFAMATRICE DI POPOLI E PROPRIETARIA DEL BRITANNIA

di Manlio Lo Presti (scrittore esperto di sistemi finanziari)

La caratteristica principale della propaganda è quella di essere somministrata alla popolazione per blocchi di argomenti, lanciati a ripetizione in infinite varianti, come faceva la pubblicità di un noto aperitivo, il cui nome veniva martellato decine di volte in pochi minuti. Con questo sistema ci siamo sorbiti la psychotreccina, la psychopandemia, la psychovairola (vaiolo della scimmia), la psychoucraina, la psychoecologia. Adesso veniamo affogati nella psychowindsor. Amici e nemici sono accomunati nella giaculatoria rievocativa debitamente pastorizzata, infarcita di filmatini ed immagini in bianco e nero della sovrana eterna. Saremo investiti da una viscosa melassa mediatica alla quale possiamo opporci solo chiudendo tivù ed accesso alla rete per un certo tempo. Va seguito il metodo della resistenza passiva adottata dal Mahatma, e con ampio successo. Esercitare lo sciopero bianco. Rallentare, diluire, temporeggiare …
Questo improvvido profluvio di notizie pastorizzate per suscitare la lacrimuccia, tramite servizi televisivi e giornali scandalistici, ha il compito di nascondere questioni di importanza superiore. La gente deve essere distratta dal fatto che la trapassata è stata la proprietaria del panfilo Britannia, che attraccava nella rada di Civitavecchia il 2 giugno del 1992. Quindi ha dato esplicita autorizzazione al suo utilizzo, debitamente notiziata dai servizi MI5 e MI6, soprattutto dal Secret Intelligence Service (SIS) collegato con l’ambasciata inglese vicino a Porta Pia a Roma: sede fatta saltare in aria il 31 ottobre 1946 dall’organizzazione paramilitare sionista Irgun Zvai Leumi, che ne rivendicava l’azione. E’ un fatto noto che il popolo non abbia buona memoria, né la cultura necessaria a ricordare che l’Inghilterra è ancora oggi il nostro nemico mortale, che tenta ripetutamente di azzopparci assassinando imprenditori, politici ed intellettuali artefici di una via autonoma. La linea strategica che guida questo lento massacro? Una frase del beneamato Churchill ce lo spiega: “chi controlla l’Italia controlla il Mediterraneo”. Non dimentichiamo che il ridetto Churchill chiese alla camera dei Comuni l’autorizzazione di prolungare i bombardamenti aerei in Italia, e per creare altri milioni di morti. L’odio viscerale degli inglesi si è manifestato tempo dopo e con profondo livore contro i nostri connazionali, quando qualche decennio fa l’Italia vinceva contro la nazionale inglese. I giornali dell’epoca scrissero ignobilmente: “La vittoria di trecentomila camerieri”. Sempre gli inglesi sono stati gli unici a non accettare i recenti verdetti dei vertici sportivi intentando una causa legale. Si tratta di un popolo che è incapace di perdere, ma chiede che gli sconfitti accettino in silenzio la loro sottomissione.
Abbiamo ancora aperta una questione, e senza una risposta decente: perché fu usato il panfilo Britannia di esclusiva proprietà della corona? (https://www.today.it/politica/draghi-britannia.html ) Perché i presenti sul naviglio non sono scesi a terra? Paura di attentati? Oppure lo scopo era quello di mettere sotto pressione psicologica gli italiani, rudemente convocati su un’area controllata dai banchieri anglosassoni? Perché utilizzare un mezzo navale della corona? Forse perché la corona regna sul serio e governa pure, direttamente e brutalmente. Il battello era quindi il segnale “qui comandiamo noi!” (https://www.ildubbio.news/2018/08/22/estate-92-la-crociera-sul-britannia-voluta-da-sua-maesta-che-privatizzo-litalia/ ).
Pochi ne sono coscienti, ma tutto quello che facciamo, pensando di essere furbi, navigati, cinici, tosti, smaliziati, risponde a percorsi simbolici millenari. Basta prendersi la briga, talvolta faticosa, di leggerli. La fotografia dove appare la regina ed il duca di Kent è un segnale di alta potenza, per coloro che sono in grado di capirlo. In forza del suo ruolo di capo assoluto della massoneria mondiale, il duca di Kent ha commissariato la Casata Windsor. Lo ha fatto capire senza dire nulla e stando in piedi sul balcone. Nulla può la ricchissima casata anglosassone contro il sinedrio massonico capeggiato dal ridetto duca. Deve solo obbedire. Se ne deduce che la casata è commissariata e sotto stretta osservazione. Perché? Forse è in corso un violentissimo scontro sotterraneo fra fazioni mondiali? Meglio parlare di calcio, di tv a pagamento e di un oceano di informazioni irrilevanti.
Il battello regale è un topos che afferma il predominio secolare degli inglesi sul mare: voi siete stati convocati in un luogo che noi controlliamo, manifestando il loro potere costruito sulla talassocrazia. Il battello poteva provenire da una flotta civile o, diversamente, essere un natante militare. Invece no. Il battello doveva essere quello posseduto dalla casata Windsor, come a dire che è l’Inghilterra, come un unicum sotto la monarchia, a decidere i destini dei Paesi occupati e da razziare metodicamente, anche con il ricorso alla forza: come poi è accaduto con la serie infame di attentati terroristici nella Penisola ai danni di tutti coloro che hanno tentato di dare all’Italia una propria via allo sviluppo economico e sociale.
La casata Windsor è stata rappresentata dalla passata regnante con mano dura e spietata, specialmente danneggiando il nostro martoriato Paese. Tutto questo non va dimenticato né occultato ipocritamente dalla prevedibile melassa ipnotica e pastorizzata che colpirà la popolazione italica, come al solito propensa alla lacrimuccia deamicisiana, e mai al recupero di dignità per costruire una propria via alla autodeterminazione.