L’AVVOCATO CINQUEMANI CONFUTA LA VERSIONE DELL’ORDINE DEGLI PSICOLOGI
Elenchiamo documenti, parere del legale, e dichiarazioni di ordine e psicologi colpiti per decreto.
Così scrive la psicologa Monica Perricone
“L’1 aprile 2021 la vita dei professionisti che rientrano nella categoria di ‘operatore sanitario’ è stata travolta da uno degli obblighi più controversi degli ultimi anni: la vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2. Ad oggi, nonostante l’emergenza sanitaria sia stata dichiarata cessata, la vaccinazione per gli operatori sanitari resta obbligatoria fino al 31 dicembre 2022. Le ripercussioni che questa vicenda ha avuto ed ha ancora adesso, non solo sul piano professionale, ma ancora più profondamente sul piano umano, ritengo che siano state profondamente sottovalutate. I colleghi che nutrivano dubbi relativi a questa vaccinazione hanno perso in alcuni casi il lavoro, altri sono stati sospesi o demansionati senza avere contatti con pazienti e colleghi e, il più delle volte, isolati, denigrati e tacciati di pericolosità sociale. Altri colleghi hanno dovuto cedere a tale obbligo/ricatto solo per la paura di perdere lo stipendio e, quindi, la possibilità di garantire la sopravvivenza della propria famiglia. Tutto questo, mettendo a tacere forzatamente il naturale diritto umano di decidere del corpo e della salute. Personalmente, sono stata allontanata da un giorno all’altro, e senza alcun tipo di possibilità di condivisione con i miei pazienti o colleghi, dal mio posto di lavoro. Nonostante le mie richieste di poter lavorare come psicologa on line e continuare ad assistere i miei pazienti, mi è stato negato ogni tipo di accesso all’attività lavorativa con l’azienda presso cui prestavo servizio. Sebbene io abbia mantenuto lo stipendio, in quanto mai sospesa dall’ASP, sono stata ‘buttata fuori’ dai gruppi social di lavoro, mi è stata negato ogni tipo di comunicazione con pazienti e colleghi, negato ogni accesso a qualsiasi tipo di prestazione lavorativa non solo in presenza ma anche da remoto. L’epilogo è stato un licenziamento ‘per giusta causa’. Per tutti i colleghi, che avevano trovato la soluzione di garantire la sicurezza dei propri pazienti attraverso il lavoro on line, è arrivata puntuale la circolare del Ministero della Salute del 22 settembre 2021, che impone agli ordini professionali sanitari di sospendere gli iscritti non vaccinati tout court, e non solo dall’attività in presenza, come contemplato dalla L. 76/2021. Nonostante le diverse rimostranze sulle incongruenze di tali provvedimenti da parte di colleghi psicologi, nessuna di queste è mai stata presa in considerazione, né dal governo, né dai nostri ordini professionali che, anzi, hanno condannato qualsiasi forma di dissenso, anche la più pacifica. Nel mese di maggio del 2022, un gruppo di psicologi di tutta Italia, riuniti in un lavoro di coordinamento che li ha visti protagonisti per mesi, ha chiesto formalmente una interlocuzione agli ordini professionali di ogni regione d’Italia, al fine di portare i documenti, frutto di tale lavoro, in cui si evidenziano le problematicità delle misure governative sia a livello personale che professionale e di comunità. Alcuni Ordini si sono resi disponibili ad un incontro, altri non hanno neppure risposto eludendo ogni tipo di possibilità di dibattito tra professionisti. Non solo, ma a seguito della pubblicazione sui social e sui nostri mezzi di comunicazione di tali documenti, è giunta la risposta del CNOP, il Consiglio Nazionale degli Psicologi, attraverso un comunicato approvato all’unanimità da tutti i consiglieri (ovvero i Presidenti degli Ordini Regionali). Tale ‘manifesto’ non soltanto ‘ricorda’ la necessità della vaccinazione, senza alcun tipo di contraddittorio, ma ‘invita’ tutti i colleghi alla piena adesione ai principi scientifici della comunità solo perché rappresentati dalla maggioranza; ed infine ‘condanna’ tutte le azioni legali come strumentali verso agli Ordini Sanitari ed i loro rappresentanti, che in questo periodo si sono registrate in Italia in modo sempre più crescente. A seguito di questo ennesimo attacco a qualsivoglia confronto, dibattito, approfondimento da parte della nostra comunità, che ad oggi non ci rappresenta, a fine luglio 2022 abbiamo chiesto formalmente al nostro Avvocato Francesco Cinquemani, di tutelarci e difenderci da un organo che non ci permette neppure di esprimere un pensiero, ma anzi vessa, discrimina ed obbliga i suoi colleghi ad agire in stretta contrapposizione a quei principi di libertà, autonomia ed autodeterminazione che sono alla base della nostra esistenza, non solo come professionisti ma, soprattutto, come uomini e donne. Da più di un anno siamo consapevoli di occupare una posizione certamente non comoda all’interno della società e della nostra professione, ma siamo altrettanto consapevoli e fiduciosi dei valori fondanti della professione stessa e del valore e della complessità della scienza. A distanza di tanto tempo sappiamo per esperienza comune che non sarà la paura a scardinare questa nostra fede. La consapevolezza fin qui acquisita, e condivisa da un numero crescente di persone e colleghi, illumina in maniera sempre più inequivocabile la direzione da noi intrapresa. (scritto di Monica Perricone)”
Risponde il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi
“Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) riunito a Roma il 24 giugno 2022, in merito alle norme introdotte dal Governo e poi dal Parlamento, sull’obbligo vaccinale anti Covid19 per i professionisti sanitari. Ringrazia gli Ordini regionali, i loro Presidenti, i Consiglieri e il personale amministrativo per i concreti risultati raggiunti a seguito delle attività svolte in ottemperanza alla legge 172/2021 e ss.mm.ii, anche se estremamente gravose da un punto di vista gestionale e connotate da un’oggettiva sproporzione tra gli intensi e complessi adempimenti da svolgere (con una normativa inoltre in continua evoluzione), e le ridotte risorse a disposizione degli Ordini stessi, al fine di tutelare i cittadini e garantire la sicurezza delle cure nei vari contesti in cui operano gli Psicologi e i loro utenti; Considera la profilassi vaccinale contro il Covid, anche alla luce dei solidi dati epidemiologici e clinici italiani e internazionali, uno strumento fondamentale di Salute Pubblica; essenziale per ridurre e contrastare la diffusione della pandemia, con un grande impatto positivo per la salute di tutti i cittadini, e una significativa riduzione della morbilità e mortalità soprattutto dei soggetti più fragili Ricorda i colleghi deceduti o gravemente ammalatisi di Covid, ed esprime solidarietà e vicinanza alle famiglie degli stessi, rilevando come la mortalità e la morbilità grave dei colleghi si sia sostanzialmente azzerata grazie all’uso del vaccino. Invita tutti i colleghi ad una piena adesione ai principi ed alle norme presenti nel Codice Deontologico, alle chiare evidenze scientifiche a favore della sicurezza e efficacia delle vaccinazioni, e al rispetto delle leggi, quale dovere civile e decoro professionale. Condanna con fermezza le aggressioni, le offese e le azioni legali strumentali avverso gli Ordini Sanitari e i loro rappresentanti che in questo periodo si sono registrate in Italia, considerandole un’inqualificabile forma disfunzionale di dissenso nei confronti delle norme di legge sull’obbligo vaccinale, e contro le Istituzioni incaricate della loro applicazione nell’interesse collettivo; norme che gli Ordini , gli iscritti e i cittadini sono tenuti a rispettare; Ribadisce la necessità di preservare la natura e la funzione pubblicistica degli Ordini, soprattutto nella gestione degli albi professionali e nel pieno rispetto delle norme di legge. Considera l’autonomia e l’indipendenza della professione un requisito fondamentale, che ben si sposa con il principio di sussidiarietà a cui gli Ordini degli Psicologi sono chiamati, in piena autonomia e in coerenza con le norme costituzionali, legislative e deontologiche. Ritiene l’evoluzione epidemiologica della pandemia allo stato attuale e il grande successo della campagna vaccinale, tali da poter consentire – in assenza di una nuova fase emergenziale – di condividere con le altre Federazioni sanitarie, in un costruttivo confronto con il Governo, un’approfondita riflessione sul ruolo gestionale e amministrativo assegnato agli Ordini nelle strategie di prevenzione, garantendo in ogni caso il valore primario della sicurezza delle persone che accedono alle cure e della collettività. Piazzale di Porta Pia, 121 – 00198 Roma – Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi”.
Chiarimenti ed accesso agli atti dell’avvocato Cinquemani
“Ho agito per conto delle psicologhe, consapevole delle responsabilità e delle sanzioni penali stabilite dalla legge per le mendaci dichiarazioni e la formazione o uso di atti falsi. Premesso che il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), riunitosi a Roma il 24 giugno 2022, in merito alle norme introdotte dal Governo e poi dal Parlamento, sull’obbligo vaccinale anti Covid 19 per i professionisti sanitari, ha approvato all’unanimità il documento sull’obbligo vaccinale, pubblicato sul sito del CNOP e poi lo ha inviato agli iscritti. Letto il documento, nella parte relativa alle considerazioni veniva dichiarato che ‘la profilassi vaccinale contro il Covid, anche alla luce dei solidi dati epidemiologici e clinici italiani e internazionali, uno strumento fondamentale di Salute Pubblica; essenziale per ridurre e contrastare la diffusione della pandemia con un grande impatto positivo per la salute di tutti i cittadini e una significativa riduzione della mortalità soprattutto dei soggetti più fragili. Nella parte relativa ai ricordi il CNOP ha dichiarato: ‘Ricorda i colleghi deceduti o gravemente ammalatisi di Covid, ed esprime solidarietà e vicinanza alle famiglie degli stessi, rilevando come la mortalità e la morbilità grave dei colleghi si sia sostanzialmente azzerata grazie alluso del vaccino’. Letto il documento, nella parte relativa alle considerazioni, veniva dichiarato che: ‘la profilassi vaccinale contro il Covid, anche alla luce dei solidi dati epidemiologici e clinici italiani e interazionali, uno strumento fondamentale di Salute Pubblica; essenziale per ridurre e contrastare la diffusione della pandemia, con grande impatto positivo per la salute di tutti i cittadini, e una significativa riduzione della morbilità e mortalità soprattutto dei soggetti più fragili’. Così s’invitavano ‘tutti i colleghi ad una piena adesione ai principi ed alle norme presenti nel Codice Deontologico, alle chiare evidenze scientifiche a favore della sicurezza e efficacia delle vaccinazioni, e al rispetto delle leggi, quale dovere civile e decoro professionale’. Infine hanno addirittura ‘condannato come aggressioni ed offese le azioni legali avverso agli Ordini Sanitari ed ai loro rappresentanti che si sono registrare in Italia’, considerandole ‘inqualificabile forma disfunzionale di dissenso nei confronti delle norme di legge sull’obbligo vaccinale, e contro le istituzioni incaricate della loro applicazione nell’interesse collettivo’. Quindi ho chiesto di chiarire anche se il pensiero di solidarietà è rivolto anche ai medici e psicologi che hanno avuto reazioni avverse o, nella peggiore ipotesi, sono deceduti a seguito della somministrazione del vaccino anti-covid- 19. Di voler fornire i dati sull’efficacia e sicurezza della vaccinazione richiamata, visto che l’AIFA dichiara di non possedere dati sull’efficacia e sicurezza, e che rapporti vengono definiti di ‘natura riservata e di proprietà delle aziende’. mentre l’EMA dichiara che i dati sulla efficacia e sicurezza sono dati soggetti a ‘sicurezza pubblica…e questioni militari, ecc. ecc.’. Premesso che noi tutti siamo d’accordo nella condanna delle azioni illegali, il presidente dell’ordine dovrebbe chiarire quali azioni legali sarebbero da condannare. Va detto che in nessuno dei due decreti legge è stato nominato l’organo competente alla sospensione del sanitario. Quindi ho chiesto formalmente al Presidente del Consiglio nazionale ordine degli psicologi, e sulla base delle dichiarazioni rese nel documento pubblicato in data 24 giugno, di rispondere sui cinque chiarimenti. Ecco la richiesta di chiarimento sull’organo competente nominato a sospendere i professionisti sanitari (gli psicologi); L’atto è una formale diffida a precisare, entro e non oltre cinque giorni dal ricevimento, le dichiarazioni rese nel documento sull’obbligo vaccinale pubblicato sul sito del CNOP il 24 giugno 2022. Nell’atto s’avverte che, in difetto di riscontro entro i termini di legge, saranno valutate le violazioni (di cui all’art. 328 c.2 c.p.) riservandoci ogni altro diritto e/o azione. Palermo li 29.07.2022, avv. Francesco Cinquemani”.
Comunicato CNOP del 24 giugno 2022 Fonte Documento https://www.psy.it/un-documento-sullobbligo-vaccinale.htm Avv.Cinquemani lettera chiarimenti