Covid, Gismondo: «La gente è stanca dei vaccini. Basta allarmi». Crisanti: «In autunno vaccini aggiornati per modo di dire»
Gran parte delle virostar sono concordi nel fatto che gli allarmi in ambito virale sono eccessivi e ingiustificati. «Le quarte dosi di vaccino anti-Covid non decollano perché la gente è stanca». È l’analisi di Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, interpellata dall’Adnkronos Salute. «Da un lato nota che anche moltissimi anziani, in caso di contagio, in questa fase hanno delle forme assolutamente asintomatiche o paucisintomatiche, quindi questa necessità del secondo booster adesso la gente non la sente. E poi le persone vogliono aspettare un vaccino nuovo, per fare in autunno una vaccinazione coerente con il virus circolante».
«Con Covid, – fa notare Gismondo – per ogni variante di Sars-CoV-2 che spunta, prima ancora di conoscerla scatta il panico. Si è cercato di diffonderlo anche con le epatiti a eziologia sconosciuta, e non ci si è riusciti. Si è provato a scatenarlo poi con il vaiolo delle scimmie, che però pare non faccia morire nessuno. E adesso la West Nile. Spero davvero non si voglia strumentalizzare un’infezione che conosciamo ormai da tempo, che si è insediata nel bacino del Mediterraneo da almeno 30 anni e che sì, in pochi casi provoca una patologia seria, un’encefalite, ma che non rappresenta assolutamente una novità né un motivo di allarme».
Mentre il virologo Andrea Crisanti, intervenuto a TimeLine su Sky Tg24, gela le aspettative di un nuovo siero in tempi brevi. In autunno arriveranno «vaccini aggiornati per modo di dire. Il vaccino che verrà reso disponibile a ottobre-novembre è tarato contro la variante Omicron, che non esiste più, non circola più. Siamo arrivati a Omicron 5, e non sappiamo minimamente quale variante ci sarà a novembre».