Terremoto in Afghanistan, 1500 morti: i Talebani chiedono aiuto, l’ONU si mobilita [VIDEO]
La pioggia battente ha aumentato le difficoltà dei sopravvissuti al terremoto che martedì sera ha sconvolto l’est dell’Afghanistan e complicato il lavoro delle squadre di ricerca e soccorso che cercano altri sopravvissuti sotto le macerie.
Il peggior numero di vittime degli ultimi 20 anni
La scossa di magnitudo 6,1 (prima registrata a 5.9 e successivamente a 6.1, in accordo con diverse agenzie sismologiche internazionali) ha raso al suolo migliaia di case, causando la morte di 1500 persone secondo Al Jazeera. Come numero di vittime, è stato il terremoto peggiore in Afghanistan negli vent’anni e si teme che il bilancio delle vittime sia destinato tragicamente a salire.
Dalil Khan, sopravvissuto al terremoto, racconta incredulo: «Circa 2.000-2.500 case sono state completamente distrutte e molte persone sono rimaste uccise e ferite. Tutte le case sono distrutte e ora abbiamo bisogno di tende e di tutte le altre cose necessarie». L’accesso a decine di villaggi, colpiti dal terremoto nell’est dell’Afghanistan, è possibile solo per via aerea, poiché molte strade sono state distrutte.
Le piogge battenti hanno impedito l’accesso via terra
Alcuni elicotteri militari afghani sono decollati da un punto di raccolta nella provincia di Paktika, epicentro del sisma, e si sono diretti verso i villaggi remoti del distretto di Gayan per consegnare aiuti disperatamente necessari, in particolare cibo e coperte. Le temperature sono insolitamente basse per questo periodo dell’anno e negli ultimi giorni è piovuto senza interruzione nella regione al confine con il Pakistan. La comunità internazionale, a cominciare dalle Nazioni Unite, si è mobilitata.
Euronews