Cambi di casacca in Parlamento, M5S da record: dal 2018 in 160 hanno scelto di cambiare partito
Attenzione, la legislatura non è ancora finita, il record dei voltagabbana è ancora a portata di mano. Le agenzie battono e ribattono l’ultimo, clamoroso, innescato dalla scissione dal Movimento Cinque stelle di Luigi di Maio, che da sola si porta via una sessantina di parlamentari destinati al nascente gruppo “Insieme per il futuro”. Ultimi di un folto esercito di transfughi che al momento, contando i cambi, si ferma a quota 332, ma salirà a 394 una volta che il gruppo dei dimaiani sarà ufficialmente insediato nei due rami della Camere. Operazione che, con quasi 100 onorevoli transfughi già fuoriusciti, porta sul podio della specialità proprio il movimento che invocava il vincolo di mandato: da inizio legislatura ne totalizza infatti ben 160. La coerenza in politica non è necessariamente un valore. In ogni caso, contabilmente parlando, siamo ancora lontani dalla precedente legislatura che, dati Openpolis alla mano, si era chiusa con ben 569 cambi di casacca (contro i 394 contando il gruppo Di Maio). Se invece contiamo i movimenti “per teste” il record sembra più vicino: i parlamentari coinvolti nell’ultima legislatura sono stati 348, in questa sarebbero 219 più 62, dunque 281, ma lo scioglimento delle camere, se non anticipato da una crisi che nessuno vuol davvero, è previsto a marzo del 2023, ci sono dunque otto mesi ancora per infrangere il primato. Sembran pochi? Non lo sono affatto, e siamo pur sempre di fronte a un meccanismo patologico che nessuno finora è riuscito a impedire.
di Thomas Mackinson – Il Fatto Quotidiano