Ondate di calore e temperature estreme: gli effetti sulla salute
Con l’aumento della frequenza e dell’intensità delle ondate di calore in varie parti del pianeta, gli scienziati stanno studiando le possibili conseguenze di queste temperature estreme per la salute degli esseri umani.
Uno studio realizzato nel Regno Unito ha mostrato come la mortalità possa aumentare del 7% se la temperatura sale di sei gradi sopra quota 26,5. Un problema che non riguarda solo le città, ma anche le zone meno urbanizzate.
«Le ondate di calore stanno diventando più letali», ha detto Prashant Kumar, direttore del Global Center for Clean Air Research dell’Università del Surrey. «Sono necessarie azioni mirate per proteggere la popolazione dal caldo». Un’idea, quest’ultima, che sembra diffondersi nella comunità scientifica: l’obiettivo di molte ricerche attualmente in corso – sottolinea il New York Times, che ha dedicato un approfondimento al tema – è cercare di capire sia quanto gli esseri umani possano soffrire per le ondate di calore, sia cercare possibili contromisure. Il corpo umano è in grado di adattarsi almeno parzialmente agli ambienti caldi: il battito cardiaco rallenta e si attivano più ghiandole sudoripare. Se le temperature diventano estreme, però, il corpo inizia ad assorbire calore più velocemente di quanto riesce ad espellerne, correndo così il rischio di finire in ipertermia.
L’ipertermia è appunto un forte aumento della temperatura corporea, e comporta un rischio concreto per la salute: può causare collassi cardiovascolari, problemi renali e danni a tutti gli organi del corpo. I bambini e gli anziani sono più esposti ai rischi. Il caldo eccessivo è inoltre associato a tassi più alti di depressione e ansia. Uno studio condotto da Larry Kenney, professore di fisiologia all’università della Pennsylvania, ha mostrato come giovani donne e uomini in salute vadano in ipertermia molto rapidamente se messi a pedalare in un ambiente con alta temperatura e umidità. Una velocità tale da mettere in discussione le stime teoriche fatte dagli scienziati del clima.
A rendere complesso lo studio dell’impatto delle ondate di calore sulla salute, però, sono le variabili individuali: non tutti infatti reagiscono allo stesso modo al variare della temperatura. «Molto del lavoro in corso è cercare di capire perché questo avvenga», ha detto al New York Times George Havenith, dell’università di Loughborough nel Regno Unito. Tra le difficoltà più rilevanti da superare c’è la mancanza di confronti storici: gli scienziati infatti sono concordi sul fatto che le ondate di caldo degli scorsi decenni siano ormai troppo “leggere” per valutare l’impatto delle temperature estreme sugli esseri umani.
E non solo: anche quelle attuali potrebbero presto essere inadeguate. Se il riscaldamento globale continuerà ai tassi di crescita attualmente previsti, le ondate di calore di questi anni potrebbero essere la norma delle temperature nel futuro.
SkyTg24 – Salute e Benessere | Immagine Getty