Mascherine addio? No, obbligo mascherina sui mezzi pubblici fino al 30 settembre

Mascherine addio, dopo due anni e mezzo di pandemia oggi è il giorno della svolta? Non è proprio così.

Il Governo dice sì alla proroga dell’obbligo mascherine fino al 30 settembre sui mezzi pubblici e nelle Rsa. La bozza del decreto che verrà approvato dall’esecutivo è pronta. La decisione del governo scatena subito polemiche all’interno della maggioranza. Sono in corso nel governo verifiche tecniche riguardo la proroga fino a settembre dell’obbligo delle mascherine sul trasporto aereo. A chiedere un supplemento di riflessione è stata in particolare la Lega con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia che avrebbe chiesto per attendere le decisioni sul tema a livello europeo.

«È necessario che il governo proroghi l’obbligo dell’uso della mascherina sui mezzi di trasporto pubblici, in scadenza oggi. L’incremento dei casi Covid dell’ultima settimana rende opportuno questo provvedimento per contrastare la diffusione della pandemia», dice il sindacalista Domenico Proietti, segretario confederale Uil in una nota, secondo quanto riporta Today.

Perfino l’infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti sperava in uno stop quasi totale all’obbligo: «Mi pare corretto mantenere l’obbligo della mascherina per quanto riguarda le Rsa e gli ospedali per una protezione soprattutto di chi è ricoverato in queste strutture e si potrebbe pensare anche di passare alla mascherina chirurgica rispetto alle Ffp2. Sui trasporti pubblici si può finire con la Ffp2 e se proprio si vuole si può mantenere la protezione con la mascherina chirurgica ma deve solo come raccomandazione, non esiste che io prendo una multa sull’autobus o sull’aereo se dopo il 15 giugno salgo senza dispositivo».

In caso di affollamento il bavaglio dev’essere a portata di “muso”
Anche dopo il 15 giugno la mascherina deve rimanere sempre con noi per usarla quando, sia al chiuso che all’aperto, ci sono situazioni di affollamento». Così all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). «La scelta di togliere l’obbligo della mascherina per l’esame di maturità – aggiunge Andreoni – non deve essere il segnale di liberi tutti, serve ancora senso di responsabilità soprattutto dei giovani».

Sul luogo di lavoro
Se nel pubblico l’obbligo è decaduto da tempo, sostituito da una raccomandazione via circolare del ministro Renato Brunetta, nel privato ci si basa su protocolli. In questi documenti, firmati da tutte le parti sociali, si legge ancora su Today, si prevede che la mascherina debba essere indossata in tutte le situazioni di rischio, cioè quando il lavoro viene svolto a contatto con dei colleghi. Per ora, almeno fino al 30 giugno quando ci sarà un nuovo incontro al ministero del lavoro, non cambia niente. Spetterà alle parti sociali, d’intesa con il governo, stabilire se prorogare l’obbligo o adeguarsi ad esempio alle regole in vigore negli uffici pubblici dove l’uso delle mascherine è soltanto raccomandato.

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