Orban: «L’Occidente è in preda a una follia suicida»
«L’Occidente è in preda a una follia suicida». Lo afferma Viktor Orban nel discorso per il suo reinsediamento, in riferimento alla guerra in Ucraina. «Il prossimo decennio sarà un’era di pericoli, incertezza e guerra».
«Siamo afflitti contemporaneamente dai problemi economici, dalla guerra, dalla debolezza intellettuale dell’Europa e dall’errore politico di Bruxelles». «Il vasto programma di scambio della popolazione occidentale, che cerca di sostituire i bambini cristiani non ancora nati con migranti; la follia di genere, che vede nell’uomo il creatore della propria identità sessuale; un programma di un’Europa liberale che trascende gli stati-nazione e il cristianesimo e non fa nulla per sostituire queste forze di conservazione» ha sottolineato Orban.
«L’Ungheria – ha detto il premier ungherese – non porrà il veto a sanzioni» alla Russia «nell’interesse dell’unità europea fino a quando non sarà oltrepassata la linea rossa, ovvero non sarà in pericolo la sicurezza energetica del Paese», secondo quanto riportato da Infostart.
«Abbiamo portato il Paese nella Nato nel 1999, ritenendolo il punto fermo da cui poter costruire la strategia di sicurezza dell’Ungheria! – ha aggiunto – «Tuttavia la Nato non può e non deve partecipare alla guerra». «Dobbiamo stare fuori da questa guerra, dobbiamo proteggere la pace e la sicurezza dell’Ungheria». «l’Ungheria sostiene l’Ucraina con aiuti umanitari, tralasciando che gli ungheresi della Transcarpazia hanno subito abusi in passato e che il presidente e il governo ucraini sono intervenuti apertamente nella campagna elettorale ungherese e hanno sostenuto l’opposizione». Nonostante ciò – ha concluso Orban – gli ucraini possono contare sull’Ungheria».