Zelensky: «Fuori i civili da acciaieria Azovstal». Ma cosa ci facevano tanti civili in un obiettivo militare?

Tutti i civili, più di 300, sono stati tratti in salvo dall’acciaieria Azovstal a Mariupol, nel sud dell’Ucraina, nella prima fase del piano di evacuazione. Lo ha dichiarato l’ex comico ucraino Volodymyr Zelensky spiegando che con la seconda fase dell’operazione si prevede di «portare fuori i nostri soldati», con molta probabilità, molti miliziani del battaglione Azov.

Giornaloni e opinionisti “de noantri” (come dicono a Roma), non si sono ancora chiesti cosa stessero facendo più di 300 civili (tra i quali donne e bambini) in un’acciaieria durante l’«operazione militare» russa. Credo che anche il più cretino si possa rendere conto che durante un conflitto le fabbriche diventino (purtroppo) obiettivi da colpire, quindi è improbabile che anziani, donne e bambini, abbiano cercato rifugio all’interno di un potenziale obiettivo militare.

Stavano tranquillamente lavorando producendo acciaio? Per favore, non offendiamo la nostra intelligenza, ogni giorno ci tormentano sul fatto che all’interno ci siano dei bambini. Quindi?…

Chi possiede ancora dell’onestà intellettuale ritiene che i civili siano stati utilizzati come scudi umani dai “gentil uomini” del battaglione Azov.

Non sarebbe male se qualcuno, nei Tg e nei giornaloni, scrivesse un qualcosa che si possa almeno lontanamente avvicinare alla crudele e triste realtà. Ma i nazisti ucraini piacciono tanto alla sinistra, ai radical chic ed ai compagni col Rolex. Chissà come mai?

E pensare che molti di costoro, qualche decennio fa, auspicavano (molti tramavano perfino) che l’Italia diventasse un’appendice dell’Unione Sovietica. Non per nulla a Torino esiste un corso chiamato proprio «Corso Unione Sovietica».

Con molta probabilità gli attuali guerrafondai, ex estimatori di Lenin e Stalin, oggi nemici giurati dell’ex esponente del KGB attualmente presidente della Repubblica Federale Russa, potrebbero cambiare il nome dell’importante arteria del capoluogo piemontese in «Corso Azov» o più semplicemente «Corso Quarto Reich»: ossia il «Nuovo Ordine Mondiale».

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