Toscana Aeroporti: i soldi del Covid distribuiti ai soci come dividendo straordinario
Nonostante i conti in rosso, la società vuole staccare cedole per 7 milioni. Dopo averne ricevuti 10 in aiuti dalla Regione, che detiene il 5% delle quote. Ira dei sindacati. Il Pd condanna la scelta ma intanto plaude al presidente dem Eugenio Giani, che finge di sfilarsi dal voto.
Sette milioni di euro. È il dividendo straordinario che verrà proposto ai soci di Toscana Aeroporti – la società che gestisce gli scali di Firenze e Pisa – nell’assemblea di oggi.
E che ha scatenato una raffica di polemiche accendendo sia la politica locale sia i sindacati. Con una curiosa «astensione» diplomatica del presidente della Regione, Eugenio Giani. Il motivo? A fine luglio del 2021 la stessa Regione, che di Toscana Aeroporti è azionista con poco più del 5%, ha deciso di versare 10 milioni di euro di ristori messi a disposizione dal governo alla società aeroportuale per i danni subiti tra marzo e giugno 2020, per via del lockdown e dall’emergenza sanitaria.
Nell’accettare i 10 milioni l’azienda si è impegnata a mantenere gli attuali livelli occupazionali diretti e a garantire la continuità dei servizi e la tutela dei lavoratori di terra dei due aeroporti. Nelle settimane scorse però in cda è finita, ed è e stata approvata, la richiesta dell’azionista di maggioranza (con il 62,3%) Corporacion America Italia, di distribuire appunto sette milioni di cedole ai soci.
Cai l’ha motivata sostenendo che «in questi anni gli azionisti hanno supportato le società durante il difficile periodo pandemico e di contrazione del traffico aeroportuale e, pertanto, l’assemblea degli azionisti non ha deliberato alcuna distribuzione di dividendi», tuttavia «si ritiene legittimo richiedere una distribuzione parziale degli utili accantonati in presenza di segni tangibili di ripresa e di ritorno prospettivo a una situazione pre-Covid».
Il board, in cui siedono anche i rappresentanti dei soci pubblici – Regione Toscana, Comune di Pisa, Camera di Commercio di Firenze, Camera di commercio di Pisa e Provincia di Pisa – ha verificato il patrimonio netto e le riserve disponibili al 31 dicembre 2021 e la sostenibilità del maxi dividendo «dal punto di vista finanziario nell’arco del piano industriale».
E ha dato il via libera decidendo di attingere dalle riserve distribuibili che ammontano a 24 milioni. Quindi, riassumendo: la Regione distribuisce 10 milioni di euro di ristori pubblici a Toscana Aeroporti per il dramma della pandemia e Toscana Aeroporti, pur con un risultato di bilancio negativo (ha chiuso il 2021 in rosso per 5,3 milioni) propone un dividendo straordinario di 7 milioni facendo ricorso alle riserve.
La proposta, passata senza troppo «rumore» in cda, è deflagrata negli ultimi giorni quando il presidente della Regione Toscana, Giani, ha annunciato che voterà a favore del bilancio della società ma si asterrà sul dividendo.
«Prendo le distanze perché non condivido la volontà della società Ta, che è privata anche se ha alcuni soci pubblici che hanno una percentuale ridotta. Le nostre sono delle prese di posizione che non influenzano il destino dei 7 milioni di utili», ha detto ieri a margine di una conferenza stampa a Firenze.
A chi chiede alla Regione Toscana di votare contro, Giani ha risposto che «da questa società si attendono investimenti di 60 milioni per la prima opera in corso, l’aerostazione di Pisa, e complessivamente nel piano industriale prevede 400 milioni di investimenti.
Cose che non sono scontate, per questo devo mantenere un livello di dialogo, non posso mica avere una contrapposizione frontale con questa società».
L’astensione «diplomatica» del Giani gli consentirà comunque, alla fine, di incassare la cedola per la quota di competenza. Idem per la Camera di Commercio presieduta da Leonardo Bassilichi e per il Comune di Firenze guidato da Dario Nardella.
Dovrebbero invece votare no il Comune e la Camera di Commercio di Pisa.
Nel frattempo, i sindacati attaccano: «Chiediamo alla Regione il voto contrario sulla proposta di dividendo per il rispetto dovuto alle migliaia di lavoratori dei due siti aereoportuali e dei cittadini della Toscana», hanno attaccato ieri le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt e Ugl in una nota congiunta.
«Chiediamo anche che la Regione si faccia promotrice di un approfondimento legale per verificare la fattibilità del recupero della somma» di 10 milioni versati come ristori a Toscana Aeroporti, «per poi destinarla a vantaggio dei lavoratori ancora così fortemente in difficoltà e per le future assunzioni di giovani. Chiediamo anche con procedura d’urgenza, al governatore Giani un incontro al fine di perimetrare e chiarire la questione».
Il Pd locale, intanto, fa melina. «Appare davvero inaccettabile la decisione di Toscana Aeroporti di redistribuire ai soci, ovvero fondamentalmente a se stessa, ben 7 milioni di euro di utili, dopo aver gridato a lungo «al lupo» per il crollo dei ricavi dei due aeroporti di Pisa e Firenze ed aver beneficiato, tra l’altro, di ben 10 milioni di ristori concessi dalla Regione», hanno scritto in un comunicato congiunto, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vincenzo Ceccarelli e il vice segretario del Pd Toscana, Massimiliano Pescini. Aggiungendo però che «bene ha fatto il presidente Giani a prendere le distanze». Insomma, bravo Giani che si astiene e poi incassa.
di Camilla Conti – La Verità
Nel riquadro il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella (Ansa-iStock)