Verona, testimonianza di una ragazza di Lugansk [VIDEO]. Le fake news del mainstream
Sono diverse ormai le testimonianze di chi vive, o ha vissuto, oppure è nato in Ucraina, che contrastano con la narrazione imposta da Usa, Nato e Unione Europea e di conseguenza col mainstream.
Politica e giornalismo, di basso profilo, fanno a gara nell’attuale Draghistan nello stracciarsi le vesti in nome della democrazia nonostante da circa vent’anni nessun premier, e relativi governi, rappresenti la volontà popolare.
Ci parlano di libertà ma impongono censure, e non solo nei social, anche nelle tv di Stato. E qualora si abbia un’opinione diversa da quella imposta, scatta l’etichettatura diffamatoria: è successo con il Covid ed ora lo stesso cliché viene utilizzato per la situazione in Ucraina, sicuramente la stessa metodologia verrà imposta in qualsiasi altra occasione in futuro, come in tutte le dittature che si «rispettino».
Senza contare la sfacciataggine della sinistra, che da circa ottant’anni ci frantuma gli zebedei per un’eventuale ritorno del fascismo per poi giustificare i nazisti del battaglione Azov.
Questi loschi individui, tronfi nelle loro disquisizioni in ambito di «democrazia» e «libertà», sono gli stessi che multano i 50enni che non hanno voluto sottoporsi ad una sperimentazione farmacologica anti Covid, e sono gli stessi che vogliono imporre la loro «democrazia» non permettendo agli insegnanti di svolgere la loro mansione perché non vaccinati col farmaco dell’«immortalità», anche se gli stessi docenti possono viaggiare in metropolitane affollate.
Sono gli stessi ipocriti che hanno vietato la frequenza di luoghi pubblici da parte di persone sane, mentendo sul fatto che soltanto un pass discriminatorio avrebbe salvaguardato la salute pubblica, sapendo di mentire.
Questi stessi individui sono coloro che oggi, in qualsiasi talk show, ci raccontano chi sono i «buoni» e chi i «cattivi», come facevano i primi del novecento i «Kapò» classe nelle scuole elementari, dividendo a metà, con una riga sulla lavagna, chi era a loro amico e chi no.
Ormai dovrebbe essere evidente anche ai più imbecilli come il popolo venga trattato come fosse un’insieme da bambini (per giunta stupidi) ed è letteralmente inquietante come nessuna forza politica si opponga concretamente a questa tragica situazione.
La Pekora Nera aveva già raccolto una testimonianza, eccone un’altra.
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Una ragazza di Lugansk a Verona spiega in due minuti il conflitto… Ascoltate la verità… Non la vedrete nei tg pic.twitter.com/4KdMHlRPCL
— SuperStefy P. (@SuperSteFree) April 10, 2022
@agorarai @LucaTeodori3V @dlfabbri Guardate come l’esercito Nazista di @ZelenskyyUa trascinano i cadaveri per allestire il set cinematografico di Bucha! pic.twitter.com/ub4Gbc1cbG
— Francesco Dragotta (@Frances68332646) April 10, 2022
❗🇺🇦Una ragazza con un abito popolare ucraino "taglia" la gola a un soldato 🇷🇺 – un nuovo video di propaganda 🇺🇦 con sottotitoli in inglese.
Quando gli europei si renderanno conto che l'Ucraina si sta trasformando in ISIS nel centro dell'Europa, che è sostenuto dai loro leader? pic.twitter.com/zbpblCLwPb— Татьяна Антонова (@TatiUdaci) April 10, 2022