Eliseo 2022: Macron alza il tiro, «Le Pen dipende da Putin»
A poche ore dal primo turno delle presidenziali, Emmanuel Macron, in difficoltà contro Marine Le Pen secondo i sondaggi, alza il tiro. In un’intervista a Le Parisien, il presidente francese ha dichiarato che la sua avversaria «dipende finanziariamente da Putin» e quindi «accondiscendente» con la Russia. La notizia è riportata dall’Ansa.
Macron ha anche definito il programma elettorale di Le Pen «brutale, razzista»: «Il dibattito – ha commentato il presidente – ha completamente banalizzato il discorso di Marine Le Pen perché lei ha avuto uno straordinario direttore di campagna che è stato ancora più estremista di lei: Zemmour. E quindi, siccome le cose più orrende sono state già dette da mesi, ci si racconta che Marine Le Pen non è poi così grave. Ma i suoi fondamentali non sono cambiati: è un programma razzista, che punta a spaccare la società, e di grande brutalità».
Macron ha anche detto che il programma sociale della sua avversaria è pieno di «menzogne, perché non pensa a finanziarlo»: «Mette più in pericolo i piccoli risparmiatori e i piccoli pensionati», ha continuato Macron. «Quando dice: aumento le pensioni e dormite tranquilli, non è vero. Mente alle persone, perché non lo farà mai. Quando propone di abbassare l’IVA ovunque e di bloccare i prezzi senza sapere come pensa di riuscirci, mente alle persone».
Marine Le Pen ha risposto dicendo che il suo avversario è «molto aggressivo da quando è entrato in campagna elettorale». Secondo la candidata del Rassemblement National questo rivela «una certa dose di nervosismo» a poche ore dalle presidenziali. «Lo trovo aggressivo nelle posture, nelle frasi – ha detto la Le Pen a France Info commentando l’intervista di Macron – ho trovato le frasi del presidente della Repubblica estremamente offensive».
La leader del RN afferma di essere stata «molto colpita dall’udire il presidente della Repubblica, che è il garante della Costituzione, accusarmi di razzismo». E, ha aggiunto, «lo sfido a trovare una sola frase nel mio programma che discrimina i francesi per la loro origine, la loro religione o il colore della penne, perché il razzismo è questo». «Bisognerebbe che il presidente della Repubblica comprendesse che creare una differenza di diritto, concedere diritti supplementari in funzione della nazionalità non è mai stato considerato, in nessun diritto, come razzista», ha detto Le Pen.