Di Maio: «Fermezza, ma non chiudiamo la diplomazia con la Russia»
Il ministro Luigi Di Maio, a Bruxelles per l’incontro con i titolari degli Affari Esteri dei membri Nato, si collega con Porta a Porta e conferma la sua fittissima agenda di incontri con il ministro turco, suo omologo, Mevlut Cavusoglu, con Jean-Yves Le Drian, titolare della diplomazia francese, e con l’Alto Rappresentante della politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, «oltre ai meeting del Consiglio atlantico, del G7 e del Quint», precisa Di Maio. «Il focus principale sarà sulla crisi ucraina, una guerra che continua a macinare orrori su orrori, morti su morti», ha specificato il titolare della Farnesina.
Di Mario ha poi spiegato, si legge su Rai News, la ragione dell’espulsione dei trenta diplomatici russi, decisa ieri dal governo italiano: «L’Italia ha espulso per ragioni di sicurezza nazionale 30 funzionari russi con passaporto diplomatico o di servizio. Non c’è bisogno di dire altro per chiedere a tutte le forze politiche di non speculare. Abbiamo agito in coordinamento con i nostri partner. Ora ci aspettiamo una reazione, ma questo non vuol dire che chiudiamo i canali diplomatici con la Russia, perché l’obiettivo è arrivare alla pace».