Slitta il decreto per tagliare le accise

Il testo non è pronto e per l’impatto sul prezzo ai distributori bisognerà aspettare. Eni vola per la scoperta di un nuovo giacimento in Algeria. Nell’inchiesta sui rincari formulata l’ipotesi di «manovre speculative».

Bisognerà aspettare i prossimi giorni per vedere la benzina e il gasolio sotto i 2 euro per effetto del decreto del governo che taglia di 25 centesimi al litro le accise applicate sui carburanti. Intanto, però, le utilities quotate in Borsa fanno i conti con la tassa sugli extraprofitti realizzati negli ultimi sei mesi. Chi verrà coinvolto dalla mossa del governo Draghi varata per evitare lo scostamento di bilancio? Mentre il precedente intervento contenuto nel decreto Sostegni ter e aggiornato nel decreto Antifrodi riguardava solo parte della produzione rinnovabile (dal 31 gennaio 2022 a fine 2022), ora il mirino si allarga a tutti i produttori, rivenditori e importatori di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. Tecnicamente, la base imponibile del contributo straordinario è costituita dall’incremento del saldo tra le operazioni attive e le operazioni passive, al netto dell’Iva, riferito al periodo dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022, rispetto al saldo del periodo dal 1° ottobre 2020 al 31 marzo 2021. Il contributo si applica nella misura del 10% nei casi in cui il suddetto incremento sia superiore a 5 milioni. Il contributo non è dovuto se l’incremento è inferiore al 10%. Il calcolo degli extraprofitti è in parte retroattivo, in quanto viene preso in considerazione il periodo dal quarto trimestre 2021 al primo trimestre 2022, rispetto allo stesso semestre di un anno prima, si legge su La Verità.

Cosa cambia per gli italiani che devono fare il pieno in questi giorni?
Molto poco se uno si aspetta un calo immediato dei prezzi alla pompa. L’impatto del taglio di 25 centesimi al litro delle accise su benzina e diesel non si vedrà subito. Anche perché l’annunciato sconto sui carburanti non è ancora in vigore e forse non arriverà prima di oggi o addirittura più avanti. Manca il testo ufficiale del decreto varato dal governo, che comunque sarà operativo solo quando sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. E poi dovrà passare il tempo necessario per applicare i ribassi. In realtà, i prezzi dei carburanti avevano già cominciato a scendere leggermente all’inizio della scorsa settimana (e il gasolio in questi giorni è tornato a essere meno caro della benzina). Un fenomeno dovuto agli importanti cali registrati nelle quotazioni sui mercati internazionali. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, sabato Ip ha ridotto i prezzi consigliati della benzina di 6 centesimi al litro e quelli del diesel di 10 centesimi. Per Q8 rispettivamente -5 e -10, per Tamoil -6 e -8. I prezzi, però, restano mediamente sopra i 2 euro sia nel self service sia nel servito, fa sapere La Verità. Non è inoltre ancora chiaro cosa succederà per i carburanti acquistati con le vecchie accise più care.

Nel frattempo, l’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Roma in relazione all’aumento del prezzo del gas, dell’energia elettrica e dei carburanti è quella di «manovre speculative su merci», articolo 501 bis del codice penale. L’inchiesta è al momento senza indagati e punta a verificare le ragioni dei rincari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *