Guerra in Ucraina, Israele può fare da mediatore: si apre uno spiraglio per la pace

Il premier di Israele Naftali Bennett ha incontrato Vladimir Putin a Mosca e offre mediazione per provare a mettere la parola fine alla guerra contro l’Ucraina. La notizia, che è arrivata nel giorno in cui si sono interrotti i corridoi umanitari e in cui l’Ucraina ha ucciso uno suo negoziatore ritenendolo una spia, è stata confermata dal Cremlino.

Ulteriori conferme sono poi arrivate dallo stesso ufficio stampa di Naftali Bennett, citato dal quotidiano israeliano Haaretz. Secondo il giornale il premier ha proposto di mediare con le autorità dell’Ucraina.

Si apre dunque uno spiraglio di pace, l’ennesimo che si è aperto in questi giorni. Vladimir Putin, comunque, sembra sempre più isolato. Anche la Cina ha fatto sapere di essere contraria a un’escalation del conflitto. Dopo l’interruzione dei corridoi umanitari e i continui bombardamenti che imperversano nel Paese, un nuovo spiraglio di pace potrebbe essere offerto da dal premier israeliano Naftali Bennett. Quest’ultimo, legato sia alla Russia che all’Ucraina, si offerto di fare da mediatore con Putin, che ha già incontrario in questi ultimi giorni. Rimane possibile che Putin voglia uscire dalla guerra, ma per farlo sicuramente ha bisogno di una via d’uscita, qualcosa da presentare, in Russia, come una vittoria.

Israele può fare da mediatore

Nuovi incontri per provare a uscire dalla crisi sono previsti per la giornata di lunedì 7 marzo 2022. Intanto però la guerra e i bombardamenti continuano. Putin, prima di lunedì, incontrerà anche il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, che si è offerto anche lui di fare da mediatore. Intanto, la campagna in Ucraina è stata già presentata da Putin come una vittoria. «Abbiamo distrutto quasi tutte le basi militari del Paese». Dall’altra parte, il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj continua ha invitare i suoi a combattere contro gli invasori. Non solo ha anche chiesto agli Stati Uniti un embargo totale sul petrolio e il gas russo e alla Nato una No fly zone sull’Ucraina. Richieste, quelle di Zelens’kyj, che la Nato non può eseguire, in quanto significherebbe una guerra aperta con Mosca.

Il Giornale d’Italia

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