Le sanzioni stile Tafazzi dell’Italia alla Russia
Le demenziali sanzioni che vigliaccamente ogni volta l’Italia fa alla Russia su ordine di Washington sono il primo caso nella storia di sanzioni che recano danno al sanzionante e non al sanzionato. E ciò la dice lunga sulla subalternità e sull’idiozia di chi ci governa.
Due considerazioni soltanto, dunque: 1) le sanzioni, per avere un vago senso, dovrebbero nuocere a chi le subisce, non a chi le fa, ed è proprio per questo banale argomento “utilitaristico” che le sanzioni alla Russia coincidono, per la sventurata Italia, con il noto gesto di Tafazzi; 2) le sanzioni, nel caso specifico, non sono decise sovranamente da Roma, che semplicemente esegue ciò che è stato, anche in questo caso, deciso oltreoceano da Washington e dal suo delirio imperialistico di onnipotenza. Ciò rivela una volta di più, se ancora ve ne fosse bisogno, che la UE, lungi dall’essere una potenza autonoma, è soltanto una risibile appendice della monarchia del dollaro, di cui è colonia in posizione di integrale subalternità.
di Diego Fusaro – Il Giornale d’Italia