Ottavo giorno di digiuno contro Green pass e apartheid: «Sto lottando per la vita vera»
«Scrivo a Voi, perché credo siate tra i pochissimi organi di informazione realmente sensibili su quanto sta avvenendo in italia (il minuscolo è fortemente voluto e meritato per un paese che si sta facendo sbrandellare dagli squali neoliberisti che lo dominano)». Lo afferma l’avvocato Lucio Nicolò Fonti Castelbonesi in una email inviata alla redazione.
«La mia dignità non mi permette d’accettare ricatti», ci aveva confidato, sempre tramite email, il 12 febbraio: «Dal giorno 15 febbraio non potrò più accedere ai palazzi di giustizia, per cui non potrò più, di fatto, continuare a lavorare».
In quella missiva ci comunicava la volontà d’intraprendere uno sciopero della fame per protestare conto il Green pass, considerato dall’avvocato di Castell’Umberto (ME) «uno strumento aberrante dal punto di vista giuridico». Adesso l’uomo è giunto all’ottavo giorno di digiuno e ci scrive: «Ho la sensazione che, dopo il relativo clamore della notizia dei primi giorni, com’è tipico di una “pseudosocietà” del consumo, anche la testimonianza forte e per certi versi clamorosa di chi, per Amore della Verità, della Libertà e della Vita vera, è disposto al sacrificio estremo, poiché non è accettabile vivere da cane ubbidiente al padrone, sia ritenuta consumata e, perciò, passi in secondo piano».
Ma LaPekoraNera non fa passare in secondo piano una presa di posizione così forte da pregiudicare la salute di un professionista 54enne per un provvedimento che, spacciato per fini sanitari, sta rendendo la vita impossibile a coloro che non intendono sottostare ai ricatti della sperimentazione di farmaci genici denominati, subdolamente, “vaccini” anti Covid.
Riteniamo pertanto doveroso portare alla ribalta chi mette a repentaglio la propria salute per un interesse collettivo imprescindibile: la libertà.
«Un grande Grazie a chi mi è stato e mi continuerà a essere vicino in questa Testimonianza della Verità: in italia vige la pena di morte, morale, civile e biologica per i dissidenti politici, introdotta da mario draghi, dai suoi ministri e da tutte le forze politiche, i parlamentari, e gli italiani che li sostengono», sottolinea il legale.
«La vita senza poter vivere a meno della tessera della sottomissione non è Vita, onore a chi ha la Dignità e il Coraggio di lottare per la Vita vera», conclude così l’avv. Lucio Nicolò Fonti Castelbonesi.