Belpietro: «Il trucco per mascherare le morti a causa dei vaccini». Ricciardi da Fazio: notizia falsa e tendenziosa

Una perizia ha stabilito che Camilla, 18 anni, è deceduta in seguito all’iniezione. Poiché il suo cuore ha cessato di battere dopo 16 giorni, però, l’Aifa non la prende in considerazione. E così è avvenuto per altre decine di casi.

Qualche giorno fa abbiamo dato notizia del rapporto Aifa dedicato agli effetti avversi del vaccino. Tra i molti aspetti di cui ci siamo occupati, descrivendo i risultati dello studio, ce n’è uno che richiedeva un supplemento d’indagine. Infatti, analizzando i criteri con cui erano stati valutati i decessi, non solo ci siamo accorti che un terzo dei morti veniva eliminato con la dizione «cause indeterminate o inclassificabili» e un altro terzo era cancellato perché l’algoritmo dell’Agenzia italiana del farmaco non riscontrava un nesso di causalità fra puntura e morte, ma tra i 22 casi accertati di vittime a seguito dell’iniezione figuravano solo ottuagenari e non una diciottenne come Camilla Canepa. Tutti quanti credo ricordino la tragica storia di questa ragazza di Chiavari, la quale si presentò agli open day del vaccino, ricevendo una dose di Astrazeneca. Qualche giorno dopo la somministrazione, la giovane iniziò a sentirsi male. Cefalea e difficoltà visive, ma all’ospedale di Lavagna a cui si rivolse nessuno si preoccupò, rimandandola a casa. Risultato, qualche giorno dopo la situazione peggiorò e la diciottenne fu ricoverata in ospedale, dove entrò in coma. Morì una decina di giorni dopo, a distanza di oltre due settimane dal giorno in cui si mise in fila per ricevere il vaccino. Una perizia della Procura ha accertato che la ragazza non soffriva di alcuna patologia, era cioè in salute, e non assunse altri farmaci che potevano interagire con l’iniezione ricevuta. La sua morte è dunque «ragionevolmente da riferirsi a effetti avversi della vaccinazione». Lo scrivono i periti della Procura di Genova Luca Tajana e Franco Piovella, nelle 74 pagine di relazione consegnata ai pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo, in cui analizzano le cause della trombosi cerebrale per carenza di piastrine che ha causato il decesso di Camilla. Tuttavia, essendo morta il sedicesimo giorno dopo aver ricevuto la dose di Astrazeneca, la diciottenne non entra a far parte della casistica accertata dall’Aifa.

Tradotto in poche parole, è morta troppo tardi per essere considerata una vittima del vaccino. Infatti, l’algoritmo dell’Agenzia italiana del farmaco prende in considerazione solo i decessi avvenuti entro 14 giorni, poi basta. Lo spiegano le note a margine dello studio che circoscrivono a 22 i morti seguiti all’iniezione. «Infatti 223 segnalazioni sono state escluse perché il decesso avveniva oltre le due settimane o perché non era possibile calcolare l’intervallo temporale tra la vaccinazione e il decesso». La dico male, ma la crudezza è la conseguenza dell’indignazione: se uno non si sbriga a morire, ma il suo corpo resiste in coma per un paio di settimane, anche se si è sentito male un secondo dopo essere stato vaccinato, all’Aifa non prendono neppure in considerazione la sua morte tra quelle provocate dal vaccino. La decisione è frutto di un algoritmo calcolato dagli scienziati dell’Agenzia italiana del farmaco sui dati riferibili a periodi precedenti. In pratica, dopo i 14 giorni chi muore non ha diritto a essere considerato vittima del vaccino. Anche se il perito dice che la causa della morte è quella e solo quella, per la statistica una ragazza di 18 anni, in piena salute, senza malattie pregresse e senza altre cause apparenti, non è morta per una reazione avversa alla puntura anti Covid.

Vi sembra folle? Sì, anche a me. Anzi, mi sembra più che folle: mi pare criminale, perché è vero che i vaccini hanno salvato e salvano molte vite, ma se contribuiscono a spezzarne anche solo una non c’è Aifa che tenga: nessuno può nascondere o minimizzare la morte di una ragazza.

Tra le follie che in questi giorni mi tocca registrare, ce n’è una che riguarda il servizio pubblico, ossia la Rai alla quale, lo ricordo per chi se ne fosse dimenticato, ogni anno versiamo insieme alla bolletta della luce (grazie Matteo, Renzi ovviamente) anche il canone. Domenica, nella trasmissione di quel fratacchione di Fabio Fazio, uno che finge di fare domande invece stende solo un tappeto rosso su cui possano fare passerella le risposte, è andato in onda tal Walter Ricciardi, già tristemente noto per una serie di sciocchezze disseminate nell’arco degli ultimi due anni. Costui, che a tutt’oggi pare essere un ascoltato consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, senza arrossire ha detto che «i green pass ci consentono sostanzialmente di frequentare gli ambienti al chiuso, che sono quelli più rischiosi, in maniera sicura, essendo sicuri che chi è vicino a noi non è infetto e che naturalmente non può contagiarci». Ormai anche i sassi sanno che tutto ciò non è vero (il principe Carlo, vaccinato con il booster, che infetta la moglie Camilla, duchessa di Cornovaglia, anch’ella provvista di terza dose, docet). In un Paese normale, un tizio che va in tv a raccontare balle, il giorno dopo verrebbe accompagnato alla porta e un servizio pubblico che deve fornire un’informazione corretta chiederebbe scusa. Sono certo invece che Ricciardi resterà al suo posto, impunito, e Fazio, insieme con il servizio pubblico, farà finta di niente. E chi si contagerà in un ambiente al chiuso, essendo sicuro che chi è vicino a lui non è infetto e «naturalmente non lo può contagiare», chi ringrazierà? Ricciardi? Fazio? La Rai? Oppure chiederà direttamente un risarcimento a tutti e tre per aver diffuso notizie false e pericolose?

di Maurizio Belpietro – La Verità

4 pensieri riguardo “Belpietro: «Il trucco per mascherare le morti a causa dei vaccini». Ricciardi da Fazio: notizia falsa e tendenziosa

  • 16 Febbraio 2022 in 1:30
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    da; Scenarieconomici.it-attualita’ -Febbraio 8, 2022

    Le liste dell’orrore: 38.983 morti e 3.530.362 danni dai vaccini COVID nel database EudraVigilance(EMA)

    In Italia i dati dei decessi e degli effetti avversi da vaccino non vengono divulgati. Ma in Europa li chiedono eccome, e finiscono in un database molto particolareggiato, suddivisi per tipo di vaccino, e per tipo di patologia provocata. Li raccoglie EUDRAVigilance il database dell’Agenzia europea per i medicinali(EMA), operativo da dicembre 2001, per raccogliere segnalazioni di sospette reazioni indesiderate a farmaci. Il sistema europeo EudraVigilance si occupa di: Scambio elettronico di rapporti sulla sicurezza dei casi individuali.
    Sul totale degli infortuni registrati, quasi la metà di essi (1.672.872) sono danni gravi.
    “La gravità fornisce informazioni sul sospetto effetto indesiderato; può essere classificato come “grave” se corrisponde a un evento medico che provoca la morte, è pericoloso per la vita, richiede il ricovero ospedaliero, provoca un’altra condizione importante dal punto di vista medico o il prolungamento del ricovero esistente, provoca disabilità o incapacità persistenti o significative o è un’anomalia congenita / difetto alla nascita.

    Ecco i dati riepilogativi fino al 29 gennaio 2022.
    Reazioni totali per il vaccino mRNA Tozinameran (codice BNT162b2,Comirnaty) da BioNTech/ Pfizer: 17.578 decessi e 1.704.757 lesioni al 29/01/2022
    Reazioni totali per il vaccino mRNA mRNA-1273 (CX-024414) da Moderna: 11.008 decessi e 543.543 danni al 29/01/2022
    Reazioni totali per il vaccino AZD1222/VAXZEVRIA (CHADOX1 NCOV-19) da Oxford/ AstraZeneca: 7.977 decessi e 1.154.757 danni al 29/01/2022
    Reazioni totali per il vaccino COVID-19 JANSSEN (AD26. COV2. S) da Johnson & Johnson: 2.420 morti e 127.305 danni al 29/01/2022

    PS; questo riguarda la sola europa.Ricordiamoci che molti eventi non vengono segnalati all’EMA sia perchè il paziente che il medico non correlano l’effetto avverso al vaccino e sia perchè molti medici sono ritrosi a comunicare eventi avversi per paura di ritorsioni.Se non si vaccinano sono addirittura sospesi dall’ ordine!!Negli altri paesi europei si fà sorveglianza attiova.In Italia si fà sorveglianza passiva!!

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  • 15 Febbraio 2022 in 14:04
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    Vorrei sperare che nel processo nominato Norimberga 2 i vari Ricciardi , Speranza ,e ciurma, siano accusati per i crimini che stanno perpetrando e per la persecuzione in atto a quei pochi rimasti , che non si vogliono vaccinare , come me , per il timore di aggravamento delle proprie patologie , anche se , gli esperti , dicono , il protocollo non prevede un rischio. Lo hanno detto a tutti ma credetemi lavoro in un negozio e tantissimi hanno avuto danni, non gravissimi , ma permanenti.

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  • 15 Febbraio 2022 in 12:18
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    Report sugli effetti avversi del AIFA di Speranza;
    da;lanuovabq.it-titolo;Aifa, dati parziali, ma medici negazionisti sbugiardati

    “……Per tutto il resto, anche per i numerosi casi di invalidità temporanee, ma tali da interrompere la quotidianità a causa del dolore, il report parla di eventi avversi non gravi. Così, se una persona è stata affetta da parestesie per sei mesi che l’hanno costretta a rinunciare a guidare l’auto o ad assentarsi dal lavoro per mesi, tutto questo va sotto il nome di evento avverso non grave e quindi, praticamente, acqua fresca. Oppure se un ragazzo ha sviluppato miocardite che ora lo costringerà a stare fermo per sei mesi, ma non è passato da un ricovero ospedaliero, viene classificato come non grave. Eppure la sua vita subisce un duro stop.

    In secondo luogo, è bene ricordare che Aifa ha preso in considerazione soltanto le segnalazioni della cosiddetta farmacovigilanza passiva (quella cosiddetta attiva è ancora in corso di definizione), cioè le segnalazioni spontanee. Segnalazioni che quasi mai vengono fatte dai medici e che sono affidate alla buona volontà del malcapitato che dopo essere stato male ed essere stato respinto dal medico al motto di “esclusa correlazione” deve farsi carico lui di avvertire Aifa di essere stato male. Quindi, tra chi non sapeva di doverlo fare e chi non l’ha fatto per vari motivi, il tasso di dispersione della segnalazione è verosimilmente altissimo.

    Ad alterare i dati delle segnalazioni, però, c’è anche il meccanismo di calcolo che utilizza l’algoritmo dell’Oms messo a punto nel 2018. Nel corso della presentazione dei dati è stato spiegato che l’evento è definito correlabile soltanto se la vaccinazione è l’unica spiegazione possibile. A prima vista potrebbe essere un criterio rigoroso, invece è il modo migliore per escludere il vaccino come concausa di una reazione avversa su un soggetto predisposto o con fattore di rischio, guarda caso, mai indagato. E con questo criterio migliaia di reazioni avverse nelle quali il vaccino è andato a scatenare un rischio già preesistente o è stato la concausa di un fattore scatenante sono finite nel dimenticatoio

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  • 15 Febbraio 2022 in 10:13
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    DOVREBBERO VERGOGNARSI E CHIEDERE UMILMENTE SCUSA (ANCHE SE LE SCUSE NON BASTANO) AI FAMILIARI DI QUESTA POVERA RAGAZZA CAMILLA CANEPA CHE E’ MORTA PROPRIO PER IL VACCINO A GIUGNO 2021, E SE NE SONO FREGATI, NON DICENDO LA VERITA’, COSI’ ANCHE ALTRI HANNO PERSO LA VITA!!! SONO DEI CRIMINALI INCRAVATTATI!!!

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