Le virostar del Covid: «Proroga giusta del Green pass, in futuro vaccino annuale come influenza»

La possibilità che si arrivi a una proroga «illimitata del Green pass» per chi è vaccinato contro il covid con tre dosi «è una prova di buon senso soprattutto nel momento in cui non sappiamo se e come si farà la quarta dose. Mi auguro che con la primavera non ci sia più necessità del Green pass perché saremo arrivati a una copertura vaccinale tale che non ce ne sarà più bisogno». Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, commenta la possibilità che il Governo intervenga sulla durata del certificato verde prorogando oltre i sei mesi della validità per chi ha ricevuto il booster.

Dice sì al Green Pass illimitato dopo tre dosi di farmaco sperimentale anti-Covid anche l’altra virostar Fabrizio Pregliasco, secondo il quale «non è fattibile, accettabile e riproponibile una quarta dose universale anche alla luce dei risultati preliminari israeliani non eccezionali rispetto a una somministrazione a intervalli ristretti». «Si deve immaginare di passare anche per il Covid alla stessa strategia della vaccinazione antinfluenzale», quindi «con un richiamo in autunno che ci vorrà – avverte all’Adnkronos Salute– perché avremo sicuramente una coda del virus nel prossimo autunno-inverno. L’abbiamo visto: come tutti i virus respiratori il Covid si avvantaggia delle condizioni meteorologiche invernali». Quindi «una vaccinazione da fare magari insieme a quella antinfluenzale».

Ecco l’altra virostar che, nonostante tre dosi di siero «magico», si è curata con anticorpi monoclonali quando è rimasta contagiata «È sensato pensare di prorogare o eliminare la scadenza del Green pass. Inutile stressare le persone che si sono già vaccinate 3 volte con una scadenza. Ragioneremo, poi, sull’opportunità di una quarta dose in base ai dati e a quello che combinerà il virus», afferma Massimo Galli. «Se non si deciderà sulla quarta dose – ribadisce all’Adnkronos Salute – è inutile fare pressioni. Del resto la scadenza non la fisserà il Governo, la fisserà il virus [affermazione alquanto poco realista, ndr]. Sarà in base delle caratteristiche dell’epidemia che nel futuro prossimo si definirà se toccherà fare un’altra vaccinazione o una vaccinazione diversa».

Non poteva mancare l’opinione di colui che desidera una «vita difficile» a chi non si sottopone alla sperimentazione farmacologica anti Covid denominata vaccinazione. «L’alta percentuale di vaccinati così come la circolazione di un virus che è un po’ meno temibile rispetto alla variante Delta ci permettono una rimodulazione di alcune regole e la rimozione della burocrazia che oggi serve per l’uscita dall’isolamento. Va rivista quella che è la durata del Green Pass per chi ha completato il ciclo vaccinale – sottolinea il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri – Bisogna anche rimodulare le regole per la scuola visto che anche tra i ragazzi e le ragazze aumentano i vaccinati. I provvedimenti verranno fatti sulla base dei dati, ma direi che ormai ci siamo». Poi specifica, forse per non attirarsi altre maledizioni, «Non credo servirà avere un obbligo per tutti. Bisognerà, nel tempo, passare a una vaccinazione per il Covid fatta come quella per l’influenza, ovvero rivolgendosi soprattutto alle categorie più fragili. Anche questo però ce lo diranno i dati [Quali? Quelli veri o quello gonfiati? ndr]. Siamo in una fase di transizione ma nelle prossime settimane ci sarà un cambiamento radicale della nostra vita, un progressivo ritorno alla completa normalità».

3 pensieri riguardo “Le virostar del Covid: «Proroga giusta del Green pass, in futuro vaccino annuale come influenza»

  • 27 Gennaio 2022 in 21:53
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    dal sito maurizioblondet.it
    Passare al bosco- 26 Gennaio 2022-(solo degli estratti-se ne consiglia la lettura completa!)
    di Roberto PECCHIOLI
    “……………….Chi scrive ha deciso di “passare al bosco”, entrare in clandestinità. Ammiratori di Ernst Juenger, intendiamo seguire le indicazioni del Trattato del Ribelle, colui che passa al bosco, braccato nel corpo e nell’anima da un ordine che esige innanzitutto un controllo capillare…………E’ l’estremo gesto di sfida in nome della libertà più preziosa, quella di dire no.
    …………Nel bosco risuona il monito di Agostino di Ippona: “finché viviamo, lottiamo, e finché lottiamo è segno che non siamo ancora sconfitti e lo Spirito vive in noi. E se non ti arriva la morte da vincitore, che ti arrivi da guerriero.”

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  • 27 Gennaio 2022 in 19:47
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    Mi sa che i virostar se la stiano facendo sotto al cospetto delle leggi di Norimberga! Se solo si potesse controllare chi paga i brevetti dei virus, magari si potrebbe risalire ai primi untori! Credo siano al soldo di Big Pharma anche loro, un po’ come succedeva con virus informatici e antivirus.

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