Bassetti: «Andrea Crisanti non è al mio livello, non parlo di medicina con un microbiologo»

I virostar iniziano a darsi battaglia in Tv. Dopo il Jingle Bells natalizio pro vax, adesso, coloro ai quali il mastream ha dato visibilità e notorietà, iniziano a lanciarsi frecciate a distanza. I protagonisti della vicenda sono ancora una volta Andrea Crisanti e Matteo Bassetti, che nell’ultimo periodo non se le sono di certo mandate a dire a livello di scambio di accuse per le opinioni sul Covid.

«Analfabeta di epidemiologia»

Al direttore dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, ospite della puntata del 19 gennaio di Zona Bianca, programma di Rete4, il conduttore Giuseppe Brindisi chiede un’eventuale replica all’affermazione di Crisanti, apparsa sul Corriere della Sera: «Basta con il bollettino? Dichiarazione da analfabeta di epidemiologia».

«Non sa la differenza tra un metatarso e un tampone»

«Da uno che non sa la differenza che c’è tra un metatarso e un tampone io non parlo di medicina. Ho sentito che ha disquisito anche di mortalità ma credo che nella sua vita non abbia mai compilato un modulo Istat di mortalità, per cui come fa a parlare di mortalità di pazienti Crisanti? Il problema è di porsi ad un livello uguale. Lui fa il microbiologo, lavora in un laboratorio, si è messo a disquisire di un dato. Io ho detto che secondo me sarebbe meglio cambiare il rapporto quotidiano, ovvero, sarebbe più corretto che ci fosse chi è contagiato sintomatico, chi è contagiato asintomatico e soprattutto su quelli in ospedali quanti hanno la polmonite da Covid, quanti sono sintomatici della polmonite da Covid. Se poi il ministro Speranza preferisce tenerlo così non c’è problema. Ieri – sottolinea Bassetti – abbiamo fatto un esercizio molto grave per il nostro Paese perché abbiamo dato un conto di morti che non erano quelli del giorno prima. 72 decessi della Sicilia erano relativi alle settimane precedenti. Secondo me non abbiamo fatto un bel servizio all’Italia».

Non c’è che dire: siamo in buone mani…

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