Modena, professoressa non si vaccina e rinuncia al lavoro. Solidarietà degli studenti
«Oggi sono stata formalmente sospesa da scuola in quanto docente non vaccinata. Ho salutato i miei studenti con questa mail». Così Wilma Massucco, insegnante modenese dell’Istituto Venturi ha deciso di comunicare la sua rinuncia alla professione (e allo stipendio) in nome della coerenza verso se stessa.
«Cari studenti, questa mattina ore 8.30 sono stata a colloquio dalla DS e ho ritirato la lettera di mia formale sospensione dal servizio scolastico in quanto docente non vaccinata – scrive la professoressa -. Per andare dalla DS, e quindi accedere all’edificio scolastico, ieri sera ho fatto l’ennesimo tampone rapido in farmacia. È dal 6 settembre che faccio tamponi rapidi in farmacia ogni 48 ore, tutti sempre e regolarmente negativi. Ieri sera, invece, per la prima volta, il tampone rapido ha dato esito dubbio e dunque me l’hanno fatto ripetere.
In quei 10 minuti nell’attesa del secondo tampone mi sono chiesta quale esito avrei voluto. Tampone positivo (e dunque possibilità di accesso al Super GP senza vaccino e verosimimente reintegro a scuola come docente, la sincronicità di questo possibile evento, proprio a ridosso della mia data di sospensione, allettava molto questa idea) oppure tampone negativo (e quindi fuoriuscita formale dalla scuola, con tutto quello che ne consegue in termini professionali, economici…)? Ero in dubbio su cosa scegliere, lo ammetto: pillola rossa o pillola blu?»
«Poi mi sono detta: qualunque sia l’esito, sarà un indizio, io semplicemente mi affido. Un bel test di fine corsa, insomma – chiude l’insegnante -. In conclusione: l’esito del tampone è stato ancora una volta negativo e la mia sospensione da scuola attivata a partire da oggi. Con questa mail dunque vi saluto. Almeno per il momento. Buona continuazione di anno scolastico a tutte/i».
Una lettera piena di dignità e coraggio delle proprie (ancor oggi legittime) convinzioni, che ha innescato la solidarietà di tanti studenti. «Buongiorno prof – scrive uno di loro – le volevo dire che mi dispiace moltissimo per la sua futura assenza e la capisco perfettamente perché anche io e la mia famiglia stiamo vivendo una situazione simile. Le auguriamo il meglio».