Covid, Bassetti: «bisogna cambiare il conteggio, non si può considerare malato quello che ha un braccio rotto e un tampone positivo»

Il camaleontico prof. Bassetti non si smentisce. Ormai ci sta abituando alle sue molteplici, spesso contrastanti, versioni. Talvolta sorge il dubbio che dietro alle sue esternazioni ci sia un ghostwriter alcolista che gli consiglia di sparare sentenze con contenuti che rivoltano i concetti detti in precedenza.

E così «il Prof. Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, è intervenuto ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus» si legge su Meteoweb.eu, illuminandoci nuovamente di immenso.

«Riguardo quanto affermato da Draghi, secondo cui gran parte dei problemi dipendono dai no vax, Bassetti ha spiegato: “E’ evidente che chi non si vaccina mette a rischio la propria salute e quella del Sistema sanitario, oggi chi arriva in ospedale con il covid segue un percorso che porta via energia e risorse e quindi non vaccinarsi è una scelta che mette a rischio tutta la comunità. Nel mio reparto su 19 ricoverati, 18 sono non vaccinati e l’unico malato aveva un’endocardite e il tampone positivo, quindi non era un malato di covid”» fa sapere Meteoweb. Sarebbe carino capire se anche l’illustrissimo professore considera, come Draghi, Speranza e Cts, no vax coloro che si sono inoculati “solamente” la prima e la seconda dose.

«Riferendosi ai numeri della pandemia, l’infettivologo ha dichiarato: “Questa modalità di gestione del covid deve cambiare. Non dobbiamo continuare a contare come malati di covid quelli che vengono ricoverati per un braccio rotto e risultano positivi al tampone. Bisogna anche finirla col report serale, che non dice nulla e non serve a nulla se non mettere l’ansia alle persone, siamo rimasti gli unici a fare il report giornaliero. Che senso ha dire che abbiamo 250mila persone che hanno tampone positivo? Bisogna specificare se sono sintomatici, asintomatici, sono ricoverati, stanno a casa. Da una parte sono numeri che ci fanno fare brutta figura col resto del mondo, perché sembra che vada tutto male e invece non è così, nella realtà altri Paesi che hanno molti più contagi di noi cercano di gestirli in maniera diversa. Se continuiamo così finiremo con l’andare in lockdown di tipo psicologico e sociale. Continuando a fare tutti questi tamponi immotivati, arriveremo a un punto che avremo talmente tanti positivi e contatti con positivi che l’Italia si fermerà. La cosa importante sarebbe sapere quanta gente entra in ospedale con la polmonite da covid e quanta gente invece entra in ospedale per altre patologie e ha un tampone positivo.  [peccato che questa logica non venne utilizzata a inizio pandemia, quando anche chi moriva per un incidente stradale, ma positivo al tampone dopo il decesso, era contabilizzato come morto per Covid, ndr] Bisogna capire se la pressione sugli ospedali è da polmonite da covid oppure se è dovuto all’enorme numero di tamponi che viene fatto. Ci vorrebbe una distinzione molto chiara. Bisognerebbe ascoltare un po’ di più i medici. Oggi questo virus per la maggioranza dei vaccinati dà una forma influenzale. Gli ospedali sono pieni di non vaccinati, che devono vaccinarsi. Nella gestione della pandemia ci vuole un cambio di passo necessario e urgente”.

Infine, sulla scuola, Bassetti ha affermato: “Bene ha fatto il governo a riaprirle. Sarebbe stato incomprensibile chiuderle. I ragazzi trascorrono a scuola 5 ore della loro giornata, poi vanno ai giardinetti, all’oratorio, in piscina, in palestra, vanno a mangiare la pizza. Se nessun Paese in Europa ha deciso di chiudere le scuole, non è che noi possiamo pensare di essere i più furbi del reame. Cerchiamo di guardare anche fuori, perché in questa pandemia abbiamo fatto delle cose fatte bene, ma anche tante fatte male”» conclude Meteoweb.eu.

E se lo dice un virostar c’è da crederci…