Green pass: giovani atleti bloccati, 3000 genitori scrivono a Mattarella

Tremila genitori di atleti italiani hanno inviato una lettera aperta al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al ministro della Salute, a varie Istituzioni italiane ed internazionali e a tutte le federazioni sportive italiane, per richiamare l’attenzione sulla condizione dei propri figli minorenni che dal prossimo 10 gennaio non potranno più partecipare alle attività sportive, o perché con Green Pass da vaccinazione in scadenza o perché non vaccinati, per motivi di varia natura.

I decreti legge 221 e 229 impongono nuove e drammatiche restrizioni anche ai ragazzi che fanno sport, oltre che all’intera popolazione del nostro paese.
Secondo quanto si legge nel documento, “pare curioso che il Ministero della Salute non sappia o dimentichi quanto lo sport sia fondamentale nella crescita dei nostri giovani e nella formazione dei futuri cittadini italiani. Pare curioso che il Ministero della Salute non ritenga doveroso dover mettere in atto ogni sforzo perché nessuno sportivo debba essere fermato, bensì incoraggiato, sostenuto ed aiutato ad andare avanti”.

Atleti bloccati dal green pass

I firmatari della lettera continuano segnalando che “punire con l’esclusione atleti che per mesi si sono sottoposti a tamponi pur di poter praticare sport, appare un’inutile e dannosa misura che potrebbe avere conseguenze gravissime sulla salute mentale dei ragazzi, quali ad esempio depressione, ansia e senso di frustrazione, né servirà a fermare la circolazione del virus.

Inoltre, a ferire ancora di più i nostri figli e le famiglie tutte, contribuisce la totale assenza di empatia e di vicinanza da parte di Enti, Federazioni e Associazioni sportive, dei compagni di sport e delle loro famiglie. Tali enti e associazioni sportive poi, per rispettare tali dettami normativi, si trovano costretti ad emettere note di sospensione per gli atleti e i lavoratori del settore hanno il gravoso obbligo di controllare le certificazioni verdi. Anni di sacrifici, abnegazione e allenamenti vengono cancellati in articoli di legge.

Sogni e speranze di chi allo sport dedica gran parte della propria vita vengono distrutti da due decreti. Bisognerà rinunciare a percorsi formativi cominciati da anni, con tutte le conseguenze che questo arresto avrà su forma fisica, psiche e risultati sportivi dei nostri ragazzi”.

I grandi timori dei genitori firmatari dell’appello trovano conferma in 2 autorevoli studi di cui si illustrano gli aspetti salienti:
1) Dossier: adolescenti in lockdown, a cura del Centro Clinico di Psicologia di Monza;
2) Studio promosso dal Dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Gaslini di Genova.

In entrambe le indagini, pubblicate su autorevoli riviste scientifiche internazionali, si presentano dati
allarmanti sulla condizione di molti adolescenti che, in seguito al secondo lockdown, hanno avuto problemi psicologici anche molto gravi. In molti casi si è rilevato un aumento di stati di agitazione e ansia, sintomi dissociativi, disturbi del sonno, tentativi di suicidio. I curatori di tali ricerche hanno inoltre evidenziato che l’attività fisica e ludica, svolta insieme ai propri pari, è in grado di far produrre neurotrasmettitori benefici per la salute psico-fisica.

Ci domandiamo, infine, se sia sensato lasciare a casa dei ragazzi sani e speriamo vivamente che sia possibile prevedere qualche iniziativa analoga a quella promossa da Governatore Zaia, che ha rientegrato al lavoro molti sanitari sospesi, prevedendo per loro tampone di verifica ogni 4 giorni.
Vedo un pavimento che è diventato gelatinoso, cioè non proprio solido…vedo che c’è un buco in fondo ma io sono ancora su per ora e lo vedo dall’alto”

Intervenite subito, i nostri figli stanno male!

COMUNICATO STAMPA –  DL 221/21 E DL 229/21 SPORT NEGATO

Imola Oggi

4 pensieri riguardo “Green pass: giovani atleti bloccati, 3000 genitori scrivono a Mattarella

  • 9 Gennaio 2022 in 7:03
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    Mi unisco alle preocupazioni di tutti noi; rifletto a tal proposito, sull’omertà che si sta palesemente impossessando anche nella “sfera professionale”: la codardia degli atleti di categoria superiore, ad esporre il proprio dissenso, preocupazione od almeno testimoniare chiaramente ciò che sta accadendo loro dopo il “trattamento terapeutico”…. i malori durante le gare o allenamenti son sotto gli occhi di tutti, atleti che dopo il malore dovranno rinunciare all’attività agonistica: tutto tace, tutti attendono: vi auguro solo che vi avanzi un pò di tempo.

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  • 7 Gennaio 2022 in 20:56
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    Stanno vessando tutti ma i ragazzi sono veramente messi sotto fortissimo stress.
    Sono mamma di una ragazza 14nne che pratica atletica con ottimi risultati (seconda alle Regionali Veneto nel lancio del martello) e largo margine di miglioramento.
    Condivido appieno la testimonianza della mamma e ribadisco che i nostri ragazzi, ragazzi sani uguali a tutti gli altri della loro età e che hanno condiviso una vita sociale assieme tra di loro fino a poco tempo fa, ora sono divisi e catalogati da un QR-code che di prevenzione sanitaria ha ben poco (tra la l’altro).
    Grazie allo sport mia figlia è uscita dallo shock del lockdown e didattica a distanza imposti a tutti i ragazzi l’anno scorso, aveva sviluppato una dipendenza da cellulare e social diventata incontrollata, per fortuna riprendendo gli allenamenti ha ripreso la sua vita reale ed ho rivisto la ragazza piena di vita la quale è sempre stata.
    Nell’apprendere che dal 10/01 non potrà più allenarsi ho visto nei suoi occhi la delusione e la tristezza più scura e credetemi, questo suo sguardo mi è arrivato come un pugno nello stomaco e non lo scorderò mai!
    Non possono andare al cinema o ai locali, pazienza faccio cene e feste a casa…non possono prendere i mezzi che li dovrebbero portare a scuola pazienza, la porto e offro trasporto solidale ad altri ma toglirrli anche lo sport, uno strumento di crescita, sana competizione, fair-play, imparano il sapore della sconfitta ed il valore dell’impegno per ottenere i risultati…..è veramente troppo!
    Ora è ora di finirla!

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  • 7 Gennaio 2022 in 17:09
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    Carissimo Antonio, siamo ormai quasi 7000! E i nostri ragazzi stanno soffrendo tantissimo! Sono stati messi alla porta senza nemmeno una parola di conforto, senza un “grazie per i vostri sacrifici, per il tempo che avete dedicato a questo sport”! Nulla…zero…dal 10 non potete allenarvi…tutto qua!
    Parlo perché sono la mamma di un ginnasta di 15 anni che si allena da 10 anni, tutti i giorni 4/5 ore al giorno. Ci facciamo 1200km a settimana per portarlo il palestra. Studia in macchina. Ha le mani piene di calli, i polsi feriti, le articolazioni doloranti, fa tante rinunce perché questo sport è la sua vita. Lo ha aiutato a superare i momenti più duri anche durante questa follia…i ginnasti non si fermano mai, d’estate fanno i doppi allenamenti…e adesso? Un ragazzino di 15 anni non ha gli strumenti per guardare oltre. Gli hanno tolto tutto. Non può andare al cinema, a mangiare la pizza, a sciare (abitiamo a due km dagli impianti sciistici), non può nemmeno prendere il bus per andare a scuola (per fortuna è in istruzione parentale da settembre). Gli era rimasta solo la palestra. Adesso gli tolgono anche quella. Ho paura per la sua tenuta mentale. Date voce anche a loro!
    Grazie!

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