Covid, Grillo: «Sbagliato puntare tutto sui vaccini, da soli non bastano»
Torna a parlare di Covid Beppe Grillo, il comico che ha detto di tutto per poi ribadirne il contrario: in perfetta sintonia con il suo movimento che voleva sradicare la casta.
«Il bilancio delle strategie adottate da gran parte dei paesi occidentali» per fronteggiare la pandemia di Covid-19 è «deludente». Lo scrive nel sul suo Blog, in un post dal titolo «Onere o obbligo?».
«In primo luogo», spiega il garante del M5S, «perché quasi nessuno di essi ha adottato una strategia di contagi zero o tendenti allo zero, sopportando costi sociale ed economici molto superiori a quelli dei paesi che la hanno adottata. In secondo luogo, perché si sono limitati a puntare tutto sulle vaccinazioni, quando è ormai evidente che questa sola strategia non possa bastare. In terzo luogo, perché hanno sottovalutato le implicazioni delle restrizioni sia sul piano di diritti umani che sono capisaldi delle democrazie liberali, sia sul piano dei loro metodi di attuazione, che ben avrebbero potuto rispettare meglio la libertà di scelta degli individui e delle organizzazioni e delle comunità a cui fanno capo».
Forse il comico ha dimenticato, o non si rende conto (qualche virostar direbbe che è affetto da deficienza senile) che le restrizioni in atto in Italia, anche con pass, ultimamente perfino con vaccinazioni obbligatorie, le ha attuate un governo composto dai suoi grillini ed «ex nemici mafiosi».
Afferma perfino che «Essere soggetti a controlli del governo centrale, e ancor più a trattamenti sanitari obbligatori, evoca immagini orwelliane che pesano molto psicologicamente».
Non c’è limite alla sfacciataggine.