Rischio rivolta dei vaccinati per green pass ridotto e terze dosi

Inizialmente la validità del green pass era stata fissata a 12 mesi, poi con l’avvento del super green pass e del primo aumento di contagi dovuti alla stagione fredda era stato ridotto a 9 mesi. Ed ora si rischia una nuova diminuzione della validità della certificazione verde che si ottiene con la doppia dose di vaccino. L’ipotesi più probabile è quella di arrivare ad una durata di 6 mesi per il green pass, con molti italiani che rischiano di trovarsi con il codice non più valido all’improvviso. È La Stampa a segnalare il possibile cortocircuito per tutti quei vaccinati che magari hanno avuto la loro somministrazione a maggio-giugno e che ancora non hanno fatto la terza dose: se il governo non dovesse concedere una proroga per mettersi in regola si rischia il caos.

Tre milioni di persone si aggiungerebbero a chi è già discriminato

La stima è che tre milioni di persone rischiano di avere un green pass scaduto da qui a breve e quindi non potrebbero più mangiare al chiuso in bar e ristoranti, andare a vedere le partite allo stadio o recarsi al cinema e al teatro. In alcuni casi la misura influenza anche il lavoro: per sanitari, forze dell’ordine e personale della scuola c’è l’obbligo vaccinale. L’ultimo dato sul numero di italiani che hanno ricevuto la loro terza dose di vaccino contro il Covid segnala un totale di 15 milioni e 372mila, mentre al 30 giugno, praticamente 6 mesi fa, erano vaccinati con la doppia dose 18 milioni. Restano quindi scoperti 3milioni e 372mila, a cui vanno sottratti quegli adolescenti a cui non è richiesto il green pass.

Imbuto vaccinale guidato da Figliuolo

E oltre al caos nel ritrovarsi dalla sera alla mattina senza la possibilità di svolgere numerose attività nonostante l’avvenuta vaccinazione c’è il forte rischio di un imbuto vaccinale, con la struttura emergenziale guidata da Figliuolo che dovrà essere in grado di somministrare le dosi richieste con i giusti tempi, senza lasciare scoperto tutti quelli che hanno creduto nella campagna vaccinale. Inoltre un intasamento delle prenotazioni mette ancora più a rischio gli anziani: quella senza booster sono il 32,3% degli over80, pari a un milione e 477mila persone, il 50,5% degli over 70, ossia 3milioni e 39mila cittadini, e il 59,8% dei sessantenni, altri 4 milioni e 159mila. Un totale complessivo di 9 milioni.

Il Tempo

 

Un pensiero su “Rischio rivolta dei vaccinati per green pass ridotto e terze dosi

  • 23 Dicembre 2021 in 0:22
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    Quindi è una delle tante bugie propinate dai media e dai poteri occulti quella che l’80% degli italiani è vaccinato.E’ chiaro che l’obiettivo è far sentire in minoranza chi non vuole fare da cavia gratuita (firmando anche una liberatoria!)con prodotti di industrie chimiche private ad elevata tossicità(siamo a 30 mila morti segnalate come sospette da “vaccino” all’ autorità europea e a 3 milioni di effetti collaterali sospetti anche gravi) .La matematica non è un opinione; se al “30 giugno, praticamente 6 mesi fa, erano vaccinati con la doppia dose 18 milioni” come ci dicono i dati ufficiali questo significa che erano vaccinati a ciclo completo di 2 dosi solo il 33% della popolazione, considerando 54 milioni il numero totale di italiani(18/54).Mancano all’ appello ben (54x .80 uguale 43 milioni-18 che dicono vaccinati) 25 milioni di italiani.E’ vero che alcuni avranno fatto una sola dose e poi hanno deciso di rimanere sani non rientrando nella statistica dei 18 milioni con doppie dosi ma è ovvio che i conti non tornano per niente
    Chiariamocelo bene; della nostra salute al potere apolide globalista della finanza che crea dal nulla a costo zero ed in forma privata la moneta con cui ci schiavizzano, non frega niente.Basta vedere le centinaia di ospedali chiusi negli ultimi decenni dai loro burattini locali.A loro interessa solo dare a tutti un qr code come negli allevamenti animali per controllarci in ogni movimento e per somministrarci quello che di volta in volta decideranno lorsignori.

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