Medici: «Colleghi no vax in corsia con tampone? No, solo vaccino dà sicurezza». Ennesima contraddizione

“Negli ospedali eravamo già sotto organico prima del Covid, e l’epidemia ha acuito questa mancanza di personale. Quindi, va rivista la norma che allontana il personale sanitario non vaccinato”. Non ha dubbi il dottore Giampero Avruscio, presidente della sezione padovana dell’Anpo, il sindacato che rappresenta i primari ospedalieri, che all’Adnkronos spiega: “Va fatta una riflessione su questa misura ‘punitiva’, perché sono stati allontanati centinaia di medici e infermieri di grande esperienza, di elevata professionalità che non sono facilmente sostituibili: uno specializzando non ha la stessa esperienza di un medico con anni di professione alle spalle, soprattutto nelle aree critiche”».

In effetti, come ormai sanno anche i sassi, si può essere contagiosi anche se vaccinati. Tant’è che nonostante Super green pass, per accedere al Parlamento o negli studi televisivi è necessario sottoporsi al test con il tampone.

Ma la proposta avanzata da Giampiero Avruscio per colmare la mancanza di personale in modo d’aumentare l’efficenza dei reparti, quindi curare in maniera più proficua i pazienti, viene bocciata da Filippo Anelli, presidente della federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), il quale afferma all’AdnKronos: «La legge che obbliga alla vaccinazione anti Covid gli operatori sanitari non è casuale: nasce proprio dalla necessità di garantire da una parte la sicurezza dei pazienti e dall’altra quella degli operatori, e ciò non è sempre risolvibile con il sistema dei tamponi».

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