AstraZeneca: improbabile una ripresa della pandemia con variante Omicron

“Estremamente improbabile” una ripresa della pandemia a seguito della diffusione della variante Omicron. Con queste parole il professore Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group, il gruppo che ha sviluppato il vaccino AstraZeneca, ha commentato le attuali preoccupazioni dei governi mondiali di fronte all’individuazione della nuova variante sudafricana del Sars-CoV-2. Secondo Pollard infatti, le mutazioni presenti nella Omicron non comporterebbero una minore efficacia dei vaccini usati al momento, come molti invece stanno ipotizzando.

Intervistato dalla Bbc durante la trasmissione radiofonica Today, il professor Pollard ha spiegato come ad oggi sia altamente improbabile che una nuova variante possa provocare una ripresa della pandemia in una popolazione già ampiamente vaccinata. Per Pollard infatti, non ci sarebbe da preoccuparsi di fronte alle numerose mutazioni della Omicron, in quanto queste sono posizionate nelle stesse zone della proteina spike già interessate dalle mutazioni delle altre varianti: “Questo significa che, nonostante le mutazioni esistenti nelle precedenti varianti, i vaccini hanno continuato a prevenire malattie molto gravi mentre la pandemia passava attraverso le varianti Alpha, Beta, Gamma e Delta”.

Secondo il professore dunque: “È estremamente improbabile che in una popolazione vaccinata si verifichi un riavvio di una pandemia simile a come abbiamo visto l’anno scorso”. Nel frattempo però, il Regno Unito ha disposto il blocco dei voli aerei dal Sudafrica a da altri cinque paesi africani, mentre il ministro della Salute Sajid Javid ha dichiarato che presto in tutto il paese saranno introdotte strutture preposte per la quarantena dei contagiati e un potenziamento dei test anti Covid.

Ottimismo anche da parte del primario del Sacco

Nonostante le dichiarazioni allarmistiche delle autorità italiane, anche il mondo scientifico nazionale tende a essere ottimista nei confronti degli effetti della variante Omicron. Secondo il primario dell’ospedale Sacco di Milano Maurizio Viecca infatti: “Dire che la nuova variante Omicron è più pericolosa perché è più contagiosa è sbagliato così come affermare che ‘buchi’ il vaccino”.

Viecca ha poi aggiunto che: “Dalle notizie che abbiamo, i sintomi correlati a questa variante sono clinicamente identici a quelli causati dalle altre e, al momento, non abbiamo studi sulla sua letalità. Il vaccino in ogni caso prepara il sistema immunitario a una risposta, quindi sostenere che sia inefficace è una bugia”. Tuttavia “ci dobbiamo preparare all’idea di altre varianti fino a che il virus non diventerà innocuo. Per l’influenza spagnola ci sono voluti 4 anni“.

Il Giornale d’ItaliaImmagine Twitter @Milano_Events

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