Contraddizione: la sinistra delle minoranze criminalizza il dissenso per il Green pass
Sarebbe profondamente sbagliato demonizzare una piazza che – nella sua partecipazione popolare – è tutt’altro che politicamente marcata. In piazza, anche ieri, vi erano famiglie, ragazzi, anziani che certamente non si sarebbero riconosciuti negli slogan e nei simboli di estrema destra, ma che in quella manifestazione hanno trovato un conforto alle proprie aspirazioni, alla propria rabbia e alla propria frustrazione per una norma – quella su Green Pass – che rappresenta una rivoluzione dal punto di vista delle regole della convivenza civile e una indubbia forzatura costituzionale, si legge su LaPressa.
Le canzoni dal palco, il senso di comunità, i fiori e i sorrisi dei partecipanti, completamente distanti da ogni forma di violenza, non possono essere derubricati a eventi degeneri da reprimere e vietare.
Raccontare la piazza di ieri, relegata in un parcheggio, con gli occhi degli ambulanti del Novi Sad, infastiditi dalla difficoltà per l’assenza di posti auto, è un esercizio che non rende giustizia ai fatti. Per non parlare della critica per l’assenza di mascherine, una abitudine ormai consolidata in ogni evento pubblico (bastava fare due passi in centro storico all’ultima manifestazione sul cioccolato) per rendersene conto, scrive Giuseppe Leonelli su LaPressa.
I fatti, come detto, raccontano di un evento pieno di contraddizioni, ma dal quale emerge un anelito di contestazione positiva, di senso di comunità e finanche di bisogno di libertà che va ascoltato, in particolare da quella parte politica, il centrosinistra, che ha sempre cercato nelle piazze, nella adesione popolare di base, la linfa vitale alle proprie battaglie politiche. Criminalizzare questo dissenso, questa ‘partecipazione antisistemica’, per usare un concetto pomposo, è ingiusto non solo per i partecipanti all’evento, le cui posizioni mortificate e inascoltate in questo modo finiscono inevitabilmente per radicalizzarsi, ma anche per coloro che oggi difendono le norme sul Green Pass e che domani potrebbero voler esprimere il proprio ‘no’ su un altro tema.