Vaccini, Abrignani (Cts): con la terza dose copertura fino a 10 anni. Ci crediamo? E gli ipotetici richiami?
La prima dose doveva essere salvifica, doveva renderci quasi immortali – Draghi docet -. Poi è arrivata la seconda dose, perché la prima perde efficacia nel tempo. Adesso per inoculare la terza dose ci raccontano di una durata decennale.
L’immunologo del Cts Sergio Abrignani vede una sola strada possibile per uscire dalla pandemia. «Serve – spiega Abrignani al Corriere della Sera – la terza dose distanziata dalle prime due, per persone che non hanno mai visto un certo microrganismo, è la normalità. Il nostro sistema immunitario come in questo caso, può aver bisogno di questa stimolazione per innescare una memoria di lungo termine che consenta di fare altri richiami non prima di 5-10 anni».
«La terza dose va fatta soprattutto perché garantisce l’innesco di una memoria immunologica più duratura e quindi una copertura più completa. Unita a mascherina e rispetto del distanziamento mitiga molto i rischi pur non annullandoli». Abrignani auspica il vaccino per i bambini. «Spero che il vaccino per l’infanzia sia presto disponibile. Va tolta al virus la libertà di circolare tra i piccoli che, pur non ammalandosi se non in forma lieve, sono un veicolo di trasmissione. Se avremo lo scudo del Green Pass e faremo attenzione a non esporci a situazioni insicure, come frequentare luoghi chiusi affollati senza mascherina, sarà un inverno di relativa tranquillità nonostante la variante Delta sia molto più trasmissibile», conclude Abrignani sul Corriere.
In fondo dobbiamo “ringraziare” il Covid-19, perché ha fatto sparire tutte le altre patologie, comprese l’eventuali reazioni avverse al farmaco genico sperimentale.