Registi italiani: riapriamo al 100% altrimenti non c’è fiducia sui vaccini ed il green pass è inutile
«Vorrei invitare il generale Figliuolo a salire su un treno regionale e vedere l’effetto che gli fa. Io l’altro giorno ne ho dovuto prendere uno ed eravamo ammassati l’uno sull’altro come un branco di pecore. Nessuno ci ha chiesto il green pass, nessuno ci ha misurato la febbre», afferma Michele Placido su Il Corriere della Sera.
«Sono preoccupato – fa sapere Luciano Cannito, regista e coreografo, su Adnkronos – se mai venisse decisa la capienza all’80% dei teatri. Un gioco, da parte del governo, solo per far vedere che sta ‘trattando’ e sta venendo incontro al teatro e alla salute dei cittadini. Se si permette una cosa del genere significa che lo stesso governo e il comitato tecnico scientifico, forse, non si fidano ancora dei vaccini e del green pass?»
«In quasi tutti i Paesi del mondo il teatro, dal West end a Broadway, ha ripreso la sua attività al 100%. Ingresso con green pass o senza green pass – ha aggiunto Cannito – Questa è l’unica differenza. Nessuno ha mai messo in discussione la capienza al 100%. Il teatro e il cinema sono tra i luoghi più sicuri».
«Ci sentiamo come sorvegliati speciali – ha proseguito il direttore dell’Art Village di Roma – quasi fossimo tutti sobillatori e frondisti. Il teatro e il cinema in ostaggio della politica, capri espiatori per far vedere che si sta tenendo alta la guardia. Ma si continuano a penalizzare settori che continuano a vivere in una situazione drammatica», conclude Cannito.